4 Maggio 2024, sabato
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Crédit Suisse terminerà i conti al di sotto degli 800 mila euro

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Il tuo conto in banca non supera il milione di franchi svizzeri (all’incirca 800 mila euro)? A Crédit Suisse non interessa più e, anzi, entro fine anno te lo chiuderà di sicuro.  Per questo entro l’anno chiuderà i conti dei clienti meno facoltosi in una cinquantina di paesi, come scrive il quotidiano svizzero Tages-Anzeiger nell’edizione odierna. Il gruppo punterebbe inoltre a «disimpegnarsi» in alcuni paesi considerati a rischio, come il Congo, l’Angola o le repubbliche dell’ex Unione sovietica. Crédit Suisse spera in questo modo di risparmiare almeno 150 milioni di franchi all’anno.

Uci Italia fa spazio alle aziende

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Uci Italia chiuderà il 2013 con ricavi complessivi di 165 milioni di euro dai suoi 42 multisala cinematografici per 438 schermi. Il fatturato cresce del 5%, gli spettatori dell’8% (saranno 18 milioni a fine anno), ma «c’è una flessione del prezzo medio del biglietto», racconta Andrea Stratta, amministratore delegato di Uci Italia, «dovuta soprattutto a iniziative promozionali per portare gente al cinema. Una su tutte, quella lanciata in collaborazione con H3G».

La raccolta pubblicitaria del circuito Uci, curata dalla concessionaria interna Icu nata a inizio 2012, è in netto calo, a 4,5 milioni contro i sei milioni dell’anno precedente (-25%). Bisogna lanciare iniziative per stimolare nuovi investitori. E proprio a tal fine è appena partita una campagna pubblicitaria Uci da un milione di euro (ideata da Brand Portal) per promuovere sia i servizi alle aziende offerti da Uci, sia la sitcom Cinemaniacs, prodotta in collaborazione con il mensile Best Movie per offrire opportunità di product placement.
Spazio quindi agli eventi aziendali, sponsorizzazioni delle divise dello staff, proiezioni riservate, pacchetti di biglietti a scopo incentive, proiezioni di concerti, esposizioni di prodotto e sampling nel foyer delle sale.

Enti in default, i debiti vanno saldati

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Le difficoltà finanziarie di un ente locale non giustificano il mancato pagamento dei debiti. E anche l’avvio della procedura di dissesto, con conseguente nomina di un organo straordinario di liquidazione, non può giustificare il mancato riconoscimento delle intere somme reclamate dai creditori dell’ente. Lo ha stabilito la Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo accogliendo i ricorsi (nn. 43870/04 e 43892/04) di due cittadini italiani (Giovanni De Luca e Ciro Pennino) che reclamavano dal comune di Benevento il pagamento di canoni di locazione non incassati e la riparazione di danni arrecati al proprio immobile. Ma poi era intervenuto lo stato di insolvenza del comune e la nomina del commissario straordinario a complicare le cose.

Ilva, il commissariamento si estende

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Possibilità di commissariare insieme all’Ilva società «controllate, o collegate» al gruppo Riva Acciaio. E via libera all’uso di beni, azioni e liquidità sotto sequestro. È quanto si legge nella bozza di decreto («Ulteriori disposizioni urgenti a tutela di imprese d’interesse strategico nazionale») con cui il governo punta a sbloccare gli impianti dell’Ilva spa, all’esame del consiglio dei ministri di venerdì. Atto su cui, però, pende la spada di Damocle dell’apertura della procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea per le emissioni della fabbrica di Taranto che, secondo fonti di Bruxelles, sarà ufficializzata domani. Il testo, di 5 articoli, prende le mosse dalla legge 89/2013 (in vigore dal 4 agosto), con cui l’esecutivo aveva disciplinato il commissariamento di stabilimenti per rischi ambientali.

Appoggi anche senza assicurazione

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Anche chi circola senza assicurazione ha diritto allo sconto sulle multe purché paghi celermente e attivi una polizza. Se lo smemorato conducente ha, invece, dimenticato di rinnovare l’assicurazione potrà aderire ad un super sconto se viene pizzicato entro 30 giorni dalla scadenza. Attenzione però alle violazioni gravi in bici o commesse da soggetti minorenni. In questo caso, infatti, non ci saranno attenuanti e sconti. Lo ha chiarito il Ministero dell’interno con la circolare n.00/A/7065/13 del 16 settembre 2013. Il Viminale, con la legge di conversione al dl 69/2013 esamina, innanzitutto, la mancanza di copertura assicurativa prevista dall’art. 193 cds.

Libri, inizia il comodato

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Via libera al comodato d’uso dei libri di testo per i ragazzi bravi ma di famiglie non abbienti. Anche se in ritardo,  il decreto, firmato ieri dal Ministro dell’istruzione, Maria Chiara Carrozza, diviene operativo (si veda ItaliaOggi del 23 settembre). Si tratta, complessivamente,  di 8 milioni di euro, stanziati dal governo Letta, tra 2013 e 2014, con il decreto legge per la scuola, che ha iniziato la scorsa settimana alla Camera il suo percorso di conversione. A beneficiarne saranno gli studenti delle sole scuole statali che saranno individuati dagli istituti come meritevoli di sostegno. Il primo requisito è stato fissato in riferimento alle regioni dove il tasso di famiglie disagiate (con reddito netto fino a 15.493,71 euro) è superiore al 15%.

Fisco, stop ali bilanciamenti

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Dilazione sul pagamento dei debiti fiscali per imprese e professionisti che vantano crediti certificati nei confronti della pubblica amministrazione. Ma solo per il biennio 2013-2014 e comunque entro l’anno finanziario in corso. Stop, invece, alla compensazioni fra debiti e crediti verso p.a. diverse. Non sono positive, per i creditori del settore pubblico, le novità introdotte dall’ultima bozza del decreto del fare 2. Di fatto, le misure a regime contenute nelle bozze precedenti vengono sostituite da interventi una tantum, come tali destinati a incidere in misura assai meno significativa sul sistema economico.
È il caso, soprattutto, dell’art. 5. In base a tale norma, coloro che vantano crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, forniture, appalti e servizi, anche professionali, nei confronti della p.a. potranno differire il pagamento dei debiti fiscali in misura pari al proprio credito. È confermato che dovrà trattarsi di crediti certificati secondo le modalità previste dai decreti del Mef del 22 maggio 2012 e del 25 giugno 2012 (si veda ItaliaOggi del 14/9/2013).

Tre milioni ai medici

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Restituiti circa 3 milioni di euro a un centinaio di medici. L’imponente somma è stata riconosciuta dalla Giustizia ai camici bianchi che hanno frequentato le scuole postlaurea fra il 1982 e il 1991, cui lo stato italiano non ha corrisposto il giusto compenso previsto dalle normative europee. La battaglia legale che ha permesso il riconoscimento di un diritto a lungo negato è stata portata avanti da Consulcesi, il sindacato di difesa e tutela dei professionisti sanitari che conta oggi 40 mila associati. Sono stati proprio i legali dell’associazione, ieri a Milano, a consegnare direttamente ai medici gli importi, frutto del pagamento imposto alla presidenza del consiglio dei ministri e ai ministeri competenti a seguito delle sentenze di più tribunali, alla presenza del presidente onorario di Consulcesi, Massimo Tortorella, dell’avvocato Marco Tortorella, legale di Consulcesi, di Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei medici di Milano.

Agricoltura Ue, raggiunto accordo sulla Pac

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Commissione, consiglio e parlamento europeo hanno raggiunto ieri sera l’accordo sulla politica agricola comune, la Pac, per i prossimi sette anni. Dopo la firma dell’accordo politico, lo scorso 26 giugno, infatti, restavano ancora aperti alcuni punti sulla distribuzione dei fondi fra contributi diretti agli agricoltori e lo sviluppo rurale. In particolare, l’accordo prevede che sui contributi diretti superiori a 150 mila euro gli stati potranno decidere riduzioni del 5%, e una quota sempre del 5% potrà essere utilizzata per la deroga relativa ai pagamenti redistribuiti. Riguardo ai fondi per lo sviluppo rurale, il consiglio ha accettato la richiesta del parlamento di aumentare il tasso di co-finanziamento per le regioni meno sviluppate, su base volontaria, fino all’85%. Il pacchetto Pac assorbe da solo il 38% del budget europeo.

Camusso: pericolo industriale

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Bisogna avere il coraggio di cominciare a dire che sono troppi anni che non si investe più nel sistema produttivo, che le imprese hanno spostato i profitti nella finanza, nel mattone, in altre attività e non hanno scommesso sull’innovazione”. Così  la leader della Cgil, Susanna Camusso, commenta il rapporto europeo sulla competitività che sarà presentato oggi, e che vede il nostro Paese superato anche dalla Spagna. Per Camusso  “la responsabilità  è degli imprenditori italiani ma c’è una grande responsabilità del governo, degli ultimi governi, perché come si dimostra con i casi Telecom e Alitalia, e con la mancanza di una discussione seria su Finmeccanica, si è anche rinunciato a esercitare un ruolo di indicazione delle strategie. Il risultato è la desertificazione industriale, ma credo che la Commissione Europea debba fare anch’essa autocritica perché  tutte le logiche dei trattati e le indicazioni date ai vari Paesi sono state indicazioni che in realtà hanno depresso crescita e sviluppo