Possibilità di commissariare insieme all’Ilva società «controllate, o collegate» al gruppo Riva Acciaio. E via libera all’uso di beni, azioni e liquidità sotto sequestro. È quanto si legge nella bozza di decreto («Ulteriori disposizioni urgenti a tutela di imprese d’interesse strategico nazionale») con cui il governo punta a sbloccare gli impianti dell’Ilva spa, all’esame del consiglio dei ministri di venerdì. Atto su cui, però, pende la spada di Damocle dell’apertura della procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea per le emissioni della fabbrica di Taranto che, secondo fonti di Bruxelles, sarà ufficializzata domani. Il testo, di 5 articoli, prende le mosse dalla legge 89/2013 (in vigore dal 4 agosto), con cui l’esecutivo aveva disciplinato il commissariamento di stabilimenti per rischi ambientali.