6 Maggio 2024, lunedì
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Bolzano, omicidio coniugi Neumair: il figlio Benno avrebbe un alibi

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Benno Neumair, indagato per il presunto omicidio dei due genitori, avrebbe fornito agli inquirenti la sua spiegazione di come aveva trascorso la serata di lunedì 4 gennaio. «Mi sono fermato al laghetto dei pescatori per rilassarmi», avrebbe detto agli inquirenti riferendosi ai circa quaranta minuti trascorsi tra il passaggio della sua auto sul ponte Roma, dopo le 21 e le 22, quando la Volvo station wagon viene immortalata dalle telecamere nella galleria di Laives. In quel lasso di tempo il trentenne aveva spento il suo smartphone. E poco dopo le 21 si spengono contemporaneamente anche i due cellulari di entrambi i genitori.

LE IPOTESI DEGLI INQUIRENTI-Diversa la ricostruzione dei fatti ipotizzata dagli inquirenti, i quali sospettano che proprio in quel momento il giovane insegnante di matematica avrebbe trasportato i corpi dei suoi genitori, da lui precedentemente uccisi, sul ponte di Vadena per gettarli nel fiume Adige. Si tratta ovviamente, appunto, solo di ipotesi investigative, ancora tutte da verificare. Sul ponte è stata comunque rinvenuta una traccia di sangue di Peter Neumair.

IL POSSIBILE MOVENTE-In merito al possibile movente del presunto duplice delitto, gli inquirenti stanno indagando ad ampio raggio sulla vita di Benno, che conviveva con i genitori nell’appartamento di via Castel Roncolo. La difesa, rappresentata dagli avvocati bolzanini Flavio Moccia e Angelo Polo, sostiene che le ricostruzioni dell’accusa sono «fantasiose» e ribadisce «l’innocenza di Benno».

Swarovski, muore il fondatore Gernot Langes

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Lutto nell’azienda dei ‘cristalli, la famosa Swarovski. A 78 anni è deceduto Gernot Langes-Swarovski, chiamato il ‘Re dei cristalli’ che l’ha guidato per 35 anni E’ deceduto a causa di una brutta malattia, circondato dai tutti i suoi affetti. E’ uno dei pronipote del fondatore Daniel Swarovski. Da giovane ha iniziato ad immergersi nel mondo del lavoro, negli anni ’80 ha creato il primo punto di vendita a New York, quasi subito, anche il museo di André Heller, la Swarovski Kristallwelten a Wattens. Nella sua vita, ha dato sempre il meglio. Tanti sono le onorificenze ricevute. E’ da qualche anno, che aveva lasciato il lavoro per godersi la famiglia. Il funerale è previsto tra qualche giorno. Per il passaggio all’azienda e al suo futuro, ancora non lo sappiamo.

Torta con ‘frutta secca’

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Per una ricetta light, vi presentiamo una torta con la frutta secca. Scegliete quello che volete l’importante che rispetti i 170g, noi ve la presentiamo con mandorle, noci, anacardi e uva passa. Gli altri ingredienti sono:

  • 70g di marmellata di albicocche
  • 200g i farina 00
  • 1 uovo
  • 70g di burro
  • 50g di zucchero
  • 1/2 di buccia di limone grattugiata

PREPARAZIONE

In una ciotola con l’acqua calda immergente la vostra frutta. Nel frattempo, dovete iniziare a lavorare per la frolla. Dovete sbattere 50g di zucchero con un uovo. Aggiungete poi 70 grammi di burro, 1 pizzico di sale, la scorza di 1/2 limone grattugiato, 200 grammi di farina e amalgamate il tutto, dovete ottenere panetto. Prendete una tortiera, vi consigliamo da 24cm e stendete il panetto. Poi, create uno strato di frutta, alternandolo con la marmellata. Una volta finito, infornate per 180

Luca Filipponi e Valerio Giuffrè hanno creato a Spoleto un centro studi di Arte e Filosofia

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Arte e Filosofia sembrano essere due attività inscindibili, tanto che Filipponi Luca, Presidente del Menotti art festival Spoleto e Valerio Giuffrè, medico, artista e filosofo romano hanno portato avanti un progetto per la costituzione nella città del festival un centro studi  di Arte e Filosofia Contemporanea ( sede in via di acquisizione) o in alternativa lo stesso progetto potrebbe essere portatonella città di Terni. Di recente il filosofo romano, fondatore dell’antirazionalismo contemporaneo ( corrente filosofica internazionale) è statonella città di Spoleto per definire alcuni aspetti del progetto con il prof Luca Filipponi ed il suo staff accompagnato dal filosofo e collegaRosario Di Murro. In questa occasione alla presenza di Paola Biadetti direttore artistico dello Spoleto meeting Art, Tania Di Giorgio,direttore musicale del Menotti Art Festival Spoleto, i filosofi romani hanno molto apprezzato la città di Spoleto ed hanno volutodonare una ventina di libri alla biblioteca comunale G.Carducci. Anche Angelo Sagnelli direttore artistico del Menotti Art Festivalletteratura ha espresso soddisfazione per quanto progettato ed ha dato disponibilità per presentare libri ed idee al Caffè Greco di Roma insieme alla sua candidaturaal Nobel della letteratura in qualità di poeta e fautore della campagna di salvataggio del Caffè Greco stesso.Filipponi Luca e Valerio Giuffrè si sono così espressi : ” Questo progetto ci entusiasma molto e stiamo cercando una sede adeguata che sarebbeun riferimento internazionale per l’arte e la filosofia contemporanea”.

La Scala, debutta in streaming con lo spettacolo ‘Così fan tutte’

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Molti teatri in questo periodo di Pandemia, per far compagnia agli appassionati, presentato di tanto in tanto qualche spettacolo. Ora, è toccato a Milano, ‘’La Scala’’. Per l’inaugurazione è stato scelto l’opera ‘’Così fan tutte di Mozart’’, ribadiamo che: non ci sarà il pubblico, a causa dell’emergenza sanitaria, ma per coloro che hanno intenzione di vederlo, avranno l’onore di farlo in streaming (sito del teatro o su Rai play), a partire dalle 19.00. Diretto da Giovanni Antonini e con la partecipazione di Eleonora Buratto (Fiordiligi), Emily d’Angelo (Dorabella), Bogdan Volkov (Ferrando), Alessio Arduini (Guglielmo), Federica Guida (Despina) e Pietro Spagnoli (Don Alfonso). Insomma, la troupe vi aspettano, buon spettacolo.

Piano pandemico 2021-23 : tra prevenzione e etica per le future pandemie

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La bozza del nuovo piano pandemico 2021-2023 ha fatto discutere molto per un passaggio nel paragrafo dedicato agli aspetti etici con i quali ci si potrebbe trovare a confrontarsi durante una pandemia. Il passaggio controverso era quello dove si legge “quando la scarsità rende le risorse insufficienti rispetto alle necessità, i principi di etica possono consentire di allocare risorse scarse in modo da fornire trattamenti necessari preferenzialmente a quei pazienti che hanno maggiori probabilità di trarne beneficio”. Nella nuova versione il concetto resta ma si sottolinea alla fine che in ogni caso “il medico (o l’operatore sanitario), agendo in scienza e coscienza, valuta caso per caso il bisogno clinico dei pazienti secondo i criteri clinici di urgenza, gravosità e efficacia terapeutica, nel rispetto degli standard dell’etica e della deontologia professionale” e che “gli interventi si basano sulle evidenze scientifiche e sono proporzionati alle condizioni cliniche dei pazienti, dei quali è tutelata la dignità e riconosciuta l’autonomia”. Il Piano, che dovrà essere aggiornato ogni 3 anni, si struttura partendo per l’appunto dalla declinazione del concetto di “preparedness nelle emergenze infettive di sanità pubblica” che, si spiega, “comprende tutte le attività volte a minimizzare i rischi posti dalle malattie infettive e a mitigare il loro impatto durante una emergenza di sanità pubblica, a prescindere dalla entità dell’evento (locale, regionale, nazionale, internazionale)”.

I principi generali cui si deve ispirare una buona preparazione
La preparedness alle pandemie è più efficace se si basa su principi generali che guidano la pianificazione della preparazione a qualsiasi minaccia per la salute pubblica.

In particolare:
▪ per quanto possibile, la preparazione alle pandemie dovrebbe mirare a rafforzare i sistemi esistenti piuttosto che a svilupparne di nuovi, in particolare le componenti dei sistemi nazionali di prevenzione e controllo dell’influenza stagionale;  

▪ i nuovi sistemi che saranno implementati durante una pandemia dovrebbero essere testati durante il periodo inter pandemico;

▪ devono essere stanziate risorse adeguate relativamente a tutti gli aspetti della preparazione e della risposta alla pandemia;

▪ la risposta alla pandemia richiede lo sviluppo di piani di continuità operativa che coinvolgano tutti gli altri settori che potrebbero essere colpiti da una pandemia.

▪ la risposta a una pandemia deve essere basata su evidenze, se disponibili, e commisurata alla minaccia, in conformità con il RSI. La pianificazione dovrebbe essere basata su pandemie di diversa gravità, mentre la risposta si basa sulla situazione reale determinata dalle valutazioni dei rischi nazionali e globali.

Per il coordinamento operativo delle misure adottate, il Ministero della Salute si avvale della collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e del coordinamento delle Regioni/PA per coordinare e affidare compiti di analisi e gestione dei rischi.
In presenza o in previsione di un evento che in ragione di intensità ed estensione debba essere fronteggiato con mezzi e poteri straordinari, il Consiglio dei Ministri può deliberare lo stato di emergenza di rilievo nazionale (art. 24 del Decreto legislativo n.1 del 2 gennaio 2018).

Gli obiettivi generali del Piano
L’obiettivo generale del Piano Pandemico Influenzale è rafforzare la preparedness nella risposta ad una futura pandemia influenzale a livello nazionale e locale, in modo da:
1. Proteggere la popolazione, riducendo il più possibile il potenziale numero di casi e quindi di vittime della pandemia in Italia e nei cittadini italiani che vivono all’estero.

2. Tutelare la salute degli operatori sanitari e del personale coinvolto nell’emergenza.

3. Ridurre l’impatto della pandemia influenzale sui servizi sanitari e sociali e assicurare il mantenimento dei servizi essenziali.

4. Preservare il funzionamento della società e le attività economiche.

Gli obiettivi specifici
Il Piano contempla 4 sotto obiettivi specifici:
▪ Pianificare le attività in caso di pandemia influenzale.

▪ Definire ruoli e responsabilità dei diversi soggetti a livello nazionale e regionale per l’attuazione delle misure previste dalla pianificazione e altre eventualmente decise.

▪ Fornire strumenti per una pianificazione armonizzata regionale per definire ruoli e responsabilità dei diversi soggetti a livello regionale e locale per l’attuazione delle misure previste dalla pianificazione nazionale e da esigenze specifiche del territorio di riferimento.

▪ Sviluppare un ciclo di formazione, monitoraggio e aggiornamento continuo del piano per favorire l’implementazione dello stesso e monitorare l’efficienza degli interventi intrapresi.

Gli aspetti etici
Il Piano Pandemico influenzale “non può prescindere dal fare riferimento ad alcuni principi e valori di carattere etico e bioetico che devono guidare le politiche pubbliche su salute e sanità e orientare la condotta degli operatori”.

Da qui l’affermazione che “in un contesto di risorse scarse in sanità quale quello che grava sui sistemi sanitari di tutto il mondo, pur con accentuazioni diverse nei diversi Paesi, considerata la particolare scarsità creata dall’impatto sul SSN della pandemia attuale, severa e inattesa, medici e operatori sanitari potrebbero trovarsi a dover prendere decisioni cliniche eticamente impegnative”.

E in ogni caso si sottolinea che “il medico (o l’operatore sanitario), agendo in scienza e coscienza, valuta caso per caso il bisogno clinico dei pazienti secondo i criteri clinici di urgenza, gravosità e efficacia terapeutica, nel rispetto degli standard dell’etica e della deontologia professionale; gli interventi si basano sulle evidenze scientifiche e sono proporzionati alle condizioni cliniche dei pazienti, dei quali è tutelata la dignità e riconosciuta l’autonomia”.

I vaccini
“I vaccini – si legge nel Piano – sono le misure preventive più efficaci, con un rapporto rischi/benefici particolarmente positivo, ed hanno un valore non solo sanitario, ma anche etico intrinseco di particolare rilevanza”. “La loro distribuzione deve rispondere a criteri trasparenti, motivati e ragionevoli, e deve rispettare i principi etici e costituzionali di uguaglianza ed equità, bilanciando i rischi diretti e indiretti con specifica attenzione a evitare un impatto negativo per chi è più vulnerabile sul piano bio-psico-sociale”, si aggiunge sottolineano poi che “i benefici e gli eventuali limiti della vaccinazione devono essere spiegati con chiarezza ai cittadini, anche sottolineando che i vaccini non sostituiscono la prevenzione mediante altre misure atte a garantire nelle pandemie il contenimento della diffusione e protezione dal virus”.

Le fasi della Pandemia-L’OMS ha definito 4 fasi, che corrispondono alla progressione dell’epidemia nel territorio nazionale o locale e agli obiettivi di gestione della crisi, che possono essere utilizzati per tenere conto delle diverse situazioni che si possono creare sul territorio nazionale. Il Piano fa sue queste fasi e per ognuna di esse specifica azioni e interventi da attuare.

▪ FASE INTERPANDEMICA: corrisponde al periodo tra le pandemie influenzali. In questa fase è prevista la normale attività di sorveglianza epidemiologica delle sindromi-simil-influenzali e virologica dell’influenza.

▪ FASE DI ALLERTA: corrisponde alla fase in cui l’influenza causata da un nuovo sottotipo è identificata nell’uomo. Una maggiore sorveglianza epidemiologica e virologica e un’attenta valutazione del rischio, a livello locale, nazionale e globale, sono le attività caratteristiche di questa fase. Se le valutazioni del rischio indicano che il nuovo virus non si sta trasformando in un ceppo potenzialmente pandemico, può verificarsi una riduzione delle attività (de-escalation) ossia una ri-modulazione delle attività con misure meno stringenti, ovvero corrispondenti a quelle della fase inter pandemica.

▪ FASE PANDEMICA: corrisponde al periodo di diffusione globale dell’influenza umana causata da un nuovo sottotipo. Il passaggio tra le fasi inter pandemica, di allerta e pandemica può verificarsi rapidamente o gradualmente, come indicato dalla valutazione del rischio globale, principalmente sulla base di dati virologici, epidemiologici e clinici.

All’interno della fase pandemica ciascun Paese può osservare diverse fasi della epidemia a livello nazionale con:
▪ fasi acute in cui i casi sono in aumento evidente, con numeri elevati e segnali di sovraccarico dei servizi sanitari;
▪ fasi post-acute in cui i nuovi casi riscontrati al giorno hanno raggiunto un picco e, seppur ancora in numero elevato, hanno un trend in diminuzione;
▪ fasi di transizione epidemica in cui i casi sono stabili o con variazioni contenute, l’incidenza è bassa e non si assiste ad un sovraccarico dei servizi sanitari. In altre parole sono fasi in cui l’epidemia è controllata a livello nazionale.

▪ FASE DI TRANSIZIONE: con la diminuzione del rischio a livello globale, può verificarsi una de-escalation delle azioni, con riduzione delle attività di risposta alle epidemie in ambito nazionale e lo spostamento verso azioni di recupero, in base a valutazioni del rischio paese-specifiche.

Mascherine e distanziamento anche contro l’influenza. Anche perché, “si è visto che le mascherine chirurgiche o quelle di comunità, quando usate correttamente da tutti, insieme alle altre misure di prevenzione, esplicano un sostanziale effetto di popolazione nel ridurre la trasmissione dell’infezione e, come suggerisce l’esperienza australiana, le misure di distanziamento fisico sono state in grado di minimizzare l’impatto dell’influenza stagionale e potrebbero quindi mitigare, almeno in parte, il decorso di una pandemia influenzale”.

Infine, e ciò, spiega il Piano, “vale per la preparazione nei confronti di tutti gli eventi pandemici, anche quelli dovuti ad una malattia respiratoria non conosciuta” che il Piano definisce come malattia respiratoria “X”, “occorre una formazione continua finalizzata al controllo delle infezioni respiratorie e non solo, in ambito ospedaliero e comunitario, un continuo monitoraggio esplicato dal livello centrale sulle attività di competenza dei servizi sanitari regionali (redazione, aggiornamenti e implementazione dei piani pandemici influenzali regionali) nonché in generale un rafforzamento della preparedness nel settore della prevenzione e controllo delle infezioni”.

La Jeep pronta a tornare, dopo la Renegade4xe, vi presentiamo il modello Pick Up

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La Jeep dopo il modello Renegade4xe, ha presentato la novità, si tratta del modello Pick Up. Ha un sistema di trazione integrale Command-Trac. Motore V6 Multijet 3.0 Euro 6d Final, che sviluppa 264 CV e soprattutto 600 Nm di coppia massima con cambio manuale fino a 8 rapporti. In Italia lo vedremo in due versioni: Overland e Launch Edition. Sarà a 4 porte con all’ interno una comodità garantita, con dietro un grande vano ma scoperto! Per aver una guida sicura, sono state inserite anche diverse telecamere, sia una frontale per la strada e sia quella posteriore, importante per la retromarcia. Modello che uscirà quest’anno, per festeggerà gli 80 anni della Jeep. Ha un pazzesco impianto audio che contiene l’autoparlante subwoofer, cassa portatile wirless, e la possibilità di caricare, sistema anche di infotainment Uconnect con display da 8.4 pollici. Tutto ciò a partire da 68 mila euro.  

Biden, ritratto di un Presidente

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Il ritratto del 46° Presidente degli USA a cura di Maria Parente

Democratico moderato, il primo presidente cattolico a capo degli States sessant’anni dopo Kennedy, ma anche il più saggio dei suoi 45 predecessori: nonostante il suo mandato sia iniziato da pochi giorni Joe Biden ha già stabilito ben due record che riguardano la sua età . Joseph Robinette Biden, 78 anni compiuti lo scorso 20 novembre, è ufficialmente il Commander-in-Chief più anziano della storia americana. Storia di cui fa già parte perché è stato uno dei più giovani candidati ad essere eletto, nel 1972, al Senato del Paese per lo stato del Delaware. Resta al Senato fino al 2009, quando verrà scelto dal neo presidente democratico, Barack Obama, come suo vice. Una carriera politica da lode, bruciando tappe e tempi, Joe Biden, figura sobria e rassicurante, scende in campo per stanare il Tycoon e la sua politica strampalata- secondo alcuni- che ha messo in dubbio l’alleanza tra le grandi democrazie, incrinando i rapporti con l’Europa, e indebolito lo strumento di difesa comune delle democrazie che è l’Alleanza atlantica, la Nato. Forte dei passi falsi compiuti da Trump, Joe Biden è riuscito a conquistare la fiducia del popolo che lo ha eletto 46° presidente degli Stati Uniti d’America. Non tutte rose e fiori è stato il percorso dalle elezioni all’insediamento: Joe Biden ha dovuto far fronte alle insdie e alla furia di Trump che ha messo seriamente in pericolo la democrazia americana con l’assalto a Capitol Hill. Una parentesi negativa, si spera definitivamente chiusa: Biden sin dai primi momenti di operatività ha firmato ben 17 decreti per spazzar via- quanto prima- ogni traccia del suo predecessore: è l’alba di una nuova era per l’America ma anche per il resto del mondo.

La fede cattolica professata da Biden è sicuramente uno dei tratti distintivi del suo ruolo e della sua personalità; a conferma, tra i materiali della recente campagna elettorale c’era anche il video di un breve incontro con papa Francesco a un’udienza generale, e nei suoi discorsi numerose citazioni hanno suggerito una radice cattolica non di facciata: dall’immagine evangelica della casa sulla roccia, alla  preghiera attribuita a san Francesco d’Assisi  (“dove c’è discordia, unione, dove c’è dubbio, la fede; dove c’è oscurità, la luce”). Tra i grandi temi dell’agenda Biden, poi, in sintonia con il magistero sociale di papa Francesco, ci sono, oltre alle migrazioni, il multilateralismo, l’Europa, la salute pubblica e le misure di contrasto al Covid, la salvaguardia della natura e dell’ambiente, le politiche contro il cambiamento climatico. Ma il tema che lo vede distante dalle posizioni della chiesa è l’aborto.

Campania, dal 1° febbraio si torna in classe

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E’ ufficiale: entro il 1° febbraio 2021 gli studenti delle scuole medie e delle scuole superiori della Campania rientreranno in classe, nella percentuale che stabilirà la Regione Campania, comunque compresa tra il 50 e il 75% così come previsto dal Dpcm del 16 gennaio.

E’ quanto stabilisce una pronuncia della quinta sezione del Tar della Campania, presidente Maria Abruzzese, che accoglie il ricorso presentato da alcuni genitori contro le ordinanze del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che hanno comportato lo stop delle attività didattiche in presenza.

Segue testo completo del decreto numero 153 del Tar.  

«Per quanto precede, non potendosi revocare in dubbio l’ineludibilità, allo stato, della progressiva conformazione del sistema scolastico campano agli indirizzi dettati da ultimo dal Dpcm 16 gennaio 2021 quanto alle percentuali, minime e massime, di studenti frequentanti in presenza gli istituti di istruzione secondaria superiore, resta comunque del pari indefettibile il previo apprestamento di misure, generali o particolari, volte a definire in concreto la fruizione nella percentuale prevista e, per altro verso, di misure di sostegno al trasporto pubblico per consentire la mobilità scolastica in presenza.

Non vi sono, allo stato, evidenze circa l’effettivo apprestamento di tali necessarie misure attuative e proattive, incombente sulle Autorità amministrative ciascuna per la propria competenza, mentre risulta solo un avviso ulteriormente tendente alla soprassessoria documentato dalla relazione in data 21 gennaio 2021 dell’Unità di crisi regionale depositata in atti a riscontro del decreto istruttorio inter partes, non tuttavia accompagnato dall’individuazione di precisi percorsi, temporalmente scadenzati e finalizzati alla doverosa conformazione.

Ritenuto, alla luce di quanto precede, che l’interesse dei ricorrenti non possa, dunque, essere soddisfatto mediante la mera immediata sospensione degli atti impugnati in parte qua, imponendosi, per quanto detto, la previa predisposizione delle misure attuative e proattive individuate dal Dpcm di riferimento per il concreto soddisfacimento della pretesa azionata in condizioni di effettiva e sostenibile fruibilità dei servizi scolastici in presenza;

Ritenuto, pertanto, che idonea misura cautelare al soddisfacimento delle ragioni dei ricorrenti, nelle more della trattazione collegiale dell’istanza cautelare fissata come in dispositivo, possa essere piuttosto l’ordine impartito alla Regione Campania di conformarsi a quanto prescritto nel citato Dpcm per le scuole secondarie superiori, previa ricognizione degli atti attuativi e proattivi necessari a rendere effettiva la didattica in presenza nei limiti quantitativi, minimi e massimi, prescritti, e, dunque, per un verso finalizzati a definire la concreta percentuale di studenti ammessi alla didattica in presenza, con emanazione di eventuali atti di indirizzo generali ovvero demandandone l’attuazione ai dirigenti scolastici, e, per altro verso, a individuare, ove necessario, le eventuali misure di supporto al servizio scolastico in presenza, con riferimento perspicuo, ma non unico, al servizio di trasporto pubblico, alla luce e sulla base delle risultanze dei tavoli tecnici competenti, fermo il rispetto delle ulteriori misure di contenimento e precauzionali disciplinanti i singoli settori di attività (rispetto delle distanze interpersonali, obbligatorio utilizzo di dispositivi di protezione individuale, ecc.);

Ritenuto poi di dover individuare, ai fini sopra indicati, il termine, ritenuto congruo tenuto conto delle attività richieste – ma anche in ragione dello stato avanzato dell’anno scolastico in corso, oramai alle soglie del secondo quadrimestre, e dunque consumato per la metà circa – dell’1 febbraio 2021, peraltro come auspicato nella stessa citata nota dell’Unità di crisi, quale termine massimo per la completa conformazione alle disposizioni del Dpcm 16 gennaio 2021, e dunque quale “deadline” per il rientro in presenza della percentuale minima/massima degli studenti delle scuole secondarie superiori, previa emanazione degli atti sopra indicati, ove reputati necessari, salva la possibilità di anticipare, ove le condizioni locali lo consentissero, il rientro in presenza del contingente di studenti individuato».

USA , pesanti accuse sul neo Presidente Biden. La deputata Greene: “Dovrà salvare suo figlio”

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Una nube grigia si abbatte sul neo eletto Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nel giorno seguente all’insediamento: la deputata repubblicana dello Stato della Georgia Marjorie Taylor Greene, sostenitrice della tesi complottista di estrema destra QAnon, ha presentato una serie di documenti per chiedere l’impeachment di Joe Biden . Il presidente – secondo la Greene ”non è adatto a ricoprire l’incarico”, sostenendo un presunto ”inquietante abuso di potere” da parte di Biden quando era vice presidente di Barack Obama. Le principali accuse mosse al presidente dalla Greene sono riportate dal quotidiano The Hill, ovvero di “favorire la corruzione” e di “palese nepotismo” utilizzando la sua posizione come vice presidente a favore di suo figlio Hunter. “Il presidente Biden ha dimostrato che farà tutto il necessario per salvare suo figlio Hunter e riempire le tasche della sua famiglia con denaro proveniente da società energetiche straniere corrotte”, ha aggiunto.

Hunter Biden, il figlio del presidente eletto, è indagato per questioni fiscali in Delaware, dove risiede. Lo ha reso noto lui stesso, dicendosi fiducioso di poter dimostrare la sua innocenza. L’inchiesta, secondo molti giornali americani, sembra una bomba a orologeria, dopo che Trump ha ripetutamente accusato la famiglia Biden di essere «un’impresa criminale», puntando il dito contro gli affari di Hunter in Ucraina e in Cina quando il padre era vicepresidente con Barack Obama. Nel mirino in particolare la sua nomina nel board della società energetica ucraina Burisma a 50 mila dollari al mese, pur non avendo alcuna competenza nel settore. Un problema di opportunità, ma finora non sono mai stati accertati profili penali o condizionamenti della politica americana.