4 Maggio 2024, sabato
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Latte di mandorla,semplice da preparare in casa

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Il latte di mandorla fatto in casa è davvero semplice: per realizzare questa gustosa bevanda, rinfrescante e ricca di sali minerali, servono solo due ingredienti – mandorle e acqua – e un frullatore.

Preparazione

. Il primo passo per preparare il latte di mandorla fatto in casa è quello di mettere le mandorle in ammollo per circa un’ora, così che si ammorbidiscano.

2. Portare quindi l’acqua a ebollizione, in cui cuocere le mandorle per circa 2 minuti.

3. Una volta cotte, scolare le mandorle e mettere da parte l’acqua, che andrà lasciata raffreddare completamente.

4. Pelare quindi le mandorle, versarle in un frullatore, aggiungere l’acqua e mescolare.

5. Filtrare il latte, con un panno di lino se lo avete in casa, a cui aggiungere eventuale succo d’agave per dolcificare.

Il latte di mandorla fatto in casa così ottenuto si conserva in frigorifero 3 o 4 giorni. 

Giovane madre scomparsa a Crema: uomo fermato per omicidio

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Svolta nelle indagini sulla scomparsa di Sabrina Beccalli. Nella tarda serata di ieri, sulla base di elementi investigativi prodotti dal Nucleo investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Cremona e del Norm della Compagnia di Crema, il procuratore capo di Cremona Roberto Pellicano ha disposto il fermo di indiziato di delitto di una persona, si tratta di un uomo, che è stata rinchiusa nella Casa circondariale di Cremona. I reati contestati sono omicidio e distruzione di cadavere.

La vittima di 39 anni, residente a Crema (Cremona), era scomparsa da quattro giorni e a oltre 48 ore dal suo silenzio l’auto era stata trovata bruciata. La notte di Ferragosto proprio le fiamme della vettura, segnalate da abitanti di Vergonzana, frazione di Crema, avevano fatto scattare l’allarme sull’assenza della donna, separata e madre di un ragazzo adolescente.  

Scuola, il 14 settembre si riparte in sicurezza

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Il 14 settembre le scuole “riapriranno le scuole in sicurezza”. Lo assicura il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ospite di “Agorà estate” su Raitre. Per oggi è prevista la prima di una serie di riunioni del Comitato tecnico scientifico sulle misure da adottare in vista dell’inizio dell’anno scolastico. Gli esperti vogliono monitorare l’andamento dell’epidemia, da qui a metà settembre. Una delle ipotesi è che le decisioni vengano prese a ridosso del 14 settembre regione per regione, in base all’indice di contagiosità Rt. L’idea è basata sull’esperienza degli altri paesi. Si è osservato infatti che il successo della riapertura dipende molto da quanto il virus circola nella comunità. Se i numeri dell’epidemia sono alti, è più difficile che le misure di igiene e distanziamento da sole bastino a tenere il contagio fuori dalle classi.

Un Generale nello Staff del Presidente e alla guida della Regione Lazio e Roma

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Dichiarazione del Presidente Tiziana Demma

I Circoli continuano la loro corsa nel consolidamento di una classe dirigente competente e nell’interesse di una Comunità, lasciata in balia di una politica arrivista e individualista.

Esortiamo al cambiamento ripartendo dai principi e dai valori in cui la Persona ritorni al centro insieme ai suoi bisogni senza dimenticare la nostra mission, partendo dal Sud, una risorsa per l’Italia, al quale dobbiamo restituire la sua dignità rivalorizzando e ricompattando le sue eccellenze.

“La ricerca sempre più selettiva di figure funzionali, a garanzia dei nostri obiettivi, mi ha portato alla scelta di Michele Scillia, un’eccellenza italiana che ha saputo fare Italia”.

Generale in congedo dell’Aeronautica militare, la sua straordinaria figura si ricorda soprattutto per   l’aver contribuito fattivamente alla stesura delle norme sullo stato giuridico del personale militare e sul reclutamento femminile, rappresentando l’Italia in vari comitati NATO sulle donne soldato (Istanbul, Roma, Bruxelles, etc…). Insignito poi dal Presidente Ciampi dell’onorificenza di Commendatore, Professore di Criminologia presso l’Università della Pace di Roma, riconosciuta dall’ONU; nella sua lunga e stimatissima carriera, tra gli innumerevoli incarichi, è stato Direttore della Segreteria Generale dell’Ufficio Affari militari della Presidenza della Repubblica. Ha ultimato il suo periodo di comando al Quirinale durante il settennato del Presidente Napolitano.

Auguriamo buon lavoro a Michele Scillia, adesso in campo con una nuova sfida insieme ai Circoli per far ripartire il Sud.

Il Presidente dei Circoli Insieme per il Meridione
Tiziana Demma

Miguel Bosé lancia la protesta “contro la falsa pandemia”

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Quasi 3000 persone sono scese in piazza domenica a Madrid per protestare contro le nuove misure restrittive adottate in seguito alla nuova impennata di casi di coronavirus nel Paese. La protesta  è stata lanciata da Miguel Bosé con un video postato su Twitter: “una manifestazione pacifica di un’ora”, ha spiegato il cantante spagnolo chiamando i giovani alla “Resistenza“.

I partecipanti al sit-in hanno firmato un manifesto “contro la falsa pandemia”, nel quale viene anche negata la possibilità di trasmissione del virus da parte degli asintomatici. “Non abbiamo paura”, “Vogliamo vedere il virus”, “Libertà, libertà”, “E’ il 5G che uccide la gente”, sono alcuni degli slogan intonati dai manifestanti. Le polemiche non sono mancate: c’è chi ha fatto notare che sua madre, l’attrice Lucia Bosé, è morta lo scorso 23 marzo proprio a causa delle conseguenze del coronavirus.

L’impatto del Covid sull’economia mondiale: le statistiche

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 Il crollo generalizzato dell’economia mondiale dovuto alla pandemia ha un’intensità maggiore di quello che seguì la crisi finanziaria del 2008. 

UE E ITALIA- Eurostat ha portato ordine tra i dati dei vari Paesi per far comprendere l’impatto del Coronavirus sulla zona Euro: il calo del Pil sul trimestre precedente è stato del 12,1% dopo il 3,6% del periodo gennaio marzo.

Il dato dell’Italia è sostanzialmente in linea con quello dell’Eurozona, con un calo del 12,4%; peggio della Germania (-10,1%) ma meglio di Francia e Spagna, che rispettivamente hanno perso il 13,8 e il 18,5%. Per un Paese come la Polonia il Coronavirus ha significato la prima recessione dalla caduta del Comunismo, interrompendo 30 anni di crescita ininterrotta.

Il Regno Unito e gli Usa– Non è andata meglio ai Paesi anglosassoni. La principale economia mondiale, quella statunitense, è scivolata del 9,5% nel secondo trimestre, entrando ufficialmente in recessione e interrompendo un ciclo espansivo fra i più lunghi della storia;mentre il pil del Regno Unito si è contratto di oltre un quinto, con un calo del 20,4%. 

I giganti asiatici-Ovviamente la pandemia da coronavirus non ha risparmiato l’economia cinese, nel Paese che è stato di fatto la ‘culla’ dell’epidemia che da mesi sconvolge il mondo. Al tempo stesso la Cina è l’unico Paese che e’ sfuggito alla recessione: il Pil è rimbalzato dell’11,5% nel secondo trimestre, dopo essere sceso del 10% nel primo.

Maxi calo anche per il Giappone: il governo di Tokyo ha annunciato stamattina che il Pil è sceso del 7,8%, terzo trimestre di fila di contrazione.

La Russia e gli altri del Brics-Anche a Mosca i morsi del coronavirus si sono fatti sentire. Il calo del prodotto interno lordo nel secondo trimestre è stato dell’8,5% anno su anno, complice anche l’impatto che lo stop dell’economia mondiale ha avuto sull’industria petrolifera.

Brasile, India e Sud Africa devono ancora fornire i dati sul secondo trimestre dell’anno ma anche per loro le previsioni non sono rosee. Per il Brasile le stime indicano una caduta del Pil fra il 5,7 e il 6,5% per il 2020, dopo un primo trimestre a -1,5%. Il Sud Africa, fra gennaio e marzo, ha registrato una contrazione dell’economia del 2%, che rappresenta il terzo trimestre di fila in calo per il Paese. Anche in India, dopo un inizio d’anno ancora in crescita, con un aumento del Pil del 3,1%, le stime per l’intero 2020 prevedono una contrazione del 4,5%. 

Cinema, festival di Locarno 2020 premia l’Argentina

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La regista Lucrecia Martel

Il festival di Locarno 2020- For the Future of Films, in edizione Covid, ha premiato l’Argentina: sono andati infatti, per quanto riguarda la scelta della giuria internazionale, al documentario Chocobar, della regista argentina Lucrecia Martel, un documentario politico che interroga la questione della colonizzazione e la cultura indigena a partire dall’uccisione del militante Javier Chocobar nel 2000, e per quanto riguarda la giuria della selezione svizzera a Zahorì, della regista Marí Alessandrini, film ambientato in Patagonia che racconta l’amicizia tra una tredicenne di origini ticinesi e un vecchio indiano Mapuche. All’interno della selezione internazionale, il Campari Award – premio speciale della giuria (cinquantamila franchi) – è stato assegnato al film Selvajaria (Savagery) di Miguel Gomes, libero adattamento del romanzo Brasile ignoto di Euclides da Cunha, sulla spedizione militare della repubblica brasiliana a fine Ottocento contro il piccolo insediamento di Canudos. Lo Swatch Award – premio al progetto più innovativo di 30.000 franchi – è andato invece a De Humani Corporis Fabrica (The Fabric of the Human Body) di Verena Paravel e Lucien Castaing-Taylor, documentario sulle questioni di bioetica legate alle nuove tecnologie in ambito medico.

Draghi preoccupato per i giovani:”Bisogna fare di più”

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“Ai giovani bisogna dare di più”: dopo la catastrofe della pandemia bisogna affrontare la fase difficile e disseminata di insidie della ricostruzione, che dovrà essere improntata alla flessibilità, al pragmatismo, ma anche alla trasparenza. E i giovani vanno messi al centro di ogni riflessione per rimettere in moto i loro percorsi formativi: è questo il cuore del discorso che Mario Draghi ha dedicato all’apertura del Meeting di Rimini, proprio nei giorni in cui il governo sprofonda nell’ennesimo caos sulle riaperture delle scuole a settembre. Già nelle sue prime Considerazioni finali da governatore della Banca d’Italia, ormai quindici anni fa, Draghi aveva voluto sottolineare il dramma dei quindicenni italiani che rimanevano indietro in matematica rispetto ai loro coetanei europei. L’importanza dell’istruzione è un filo rosso che l’ex presidente della Bce non ha mai abbandonato. Senza mai accennare all’Italia per non farsi trascinare nelle speculazioni, ricorrenti quanto infondate, su un suo fantomatico arrivo a Palazzo Chigi, Draghi ha tracciato anche un percorso preciso per riemergere dalle secche della peggiore crisi del secolo.

muore Cesare Romiti,”Grande Vecchio” del capitalismo

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Novantasette anni compiuti il 24 agosto, Cesare Romiti se n’è andato a un passo dal secolo di vita . Grande manager, e poi imprenditore in proprio con minore successo, la sua storia resterà legata indissolubilmente ai venticinque anni passati in Fiat, dove arriva nel 1974 e che lascia nel 1998 dopo esserne stato amministratore delegato e presidente.  
 Si dice Romiti e si pensa ovviamente Gianni Agnelli. Dell’Avvocato il manager romano, arrivato a Torino dopo esperienze nella chimica e nel mondo delle Partecipazioni statali, dove guida tra l’altro Alitalia e le costruzioni di Italstat, è stato uomo di assoluta fiducia e talvolta alter ego, sebbene sempre in un rapporto segnato dalla consapevolezza comune di una profonda distinzione di ruoli.  

Romiti arriva a Torino nel 1974, in piena crisi petrolifera, viene nominato l’anno successivo viene nominato amministratore delegato per la parte finanziaria deve dividere la carica con Umberto Agnelli e soprattutto con Carlo De Benedetti. Da eterno tessitore delle vicende del capitalismo italiano, Cuccia lo consiglia alla famiglia Agnelli, che vede in quel momento la Fiat fare i conti con la crisi petrolifera, come uomo adatto a riportare i conti a posto. 

Il decennio degli ’80 è quello che pare destinato a una crescita inarrestabile. Nel 1988, reduce da quattro anni di bilanci record e a quel punto maggiore e più redditizio produttore europeo, la Fiat compra anche l’Alfa Romeo dall’Iri – guidato da Romano Prodi – che avrebbe però preferito venderla alla Ford. 

Nel frattempo il manager si è trovato anche a fare i conti con Mani Pulite: nel 1993 viene interrogato a lungo dal pool di Milano e poi dai magistrati torinesi, fa ammissioni importanti, ma riferisce anche di non aver saputo nulla di quanto accadeva sotto di lui. Il manager Fiat Francesco Paolo Mattioli viene arrestato e condannato per tangenti. Nel 2000 la Cassazione conferma a Romiti una condanna per falso in bilancio, finanziamento illecito dei partiti e frode fiscale. La condanna per falso in bilancio viene poi revocata dalla Corte d’Appello di Torino tre anni dopo.

Affiancato dai due figli nell’editoria e nelle costruzioni i risultati sono tutt’altro che brillanti, la parabola del manager che si fa padrone tende a sbiadire. Romiti guarda a Oriente, si dedica con impegno alla Associazione Italia-Cina e guarda con qualche rammarico anche a quella Fiat che non sente più sua, dando giudizi non sempre sereni sull’operato dei successori, Sergio Marchionne compreso.

Madrid, manifestanti in piazza contro l’obbligo della mascherina

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A Madrid centinaia di persone sono scese in piazza per protestare contro l’uso obbligatorio delle mascherine e le altre restrizioni imposte dal governo spagnolo per contenere la pandemia di coronavirus.

I manifestanti espongono cartelli con slogan come “Il virus non esiste”, “Le maschere uccidono” e “Non abbiamo paura”. La manifestazione ha attirato una varietà di partecipanti, tra cui teorici della cospirazione, libertari e oppositori delle vaccinazioni.

Molti manifestanti non hanno indossato la mascherina, anche se la legge lo impone in tutta la Spagna, che ha visto un’impennata di nuove infezioni da quando il 21 giugno ha revocato le misure di blocco di tre mesi. La protesta arriva due giorni dopo che il governo ha annunciato nuove restrizioni per frenare la diffusione del virus, tra cui la chiusura delle discoteche e il divieto di fumare nelle aree pubbliche quando non è possibile tenere almeno due metri di distanza dalle altre persone.