29 Marzo 2024, venerdì
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1,5 milioni di vaccini Pfizer alle Regioni e il caso Astrazeneca

Tra le poche notizie positive nell’emergenza Covid in Italia c’è il superamento della soglia dei 3 milioni di guariti.

Oltre 3,5 milioni sono invece i vaccinati con due dosi, quasi 8 milioni quelli che hanno ricevuto almeno una dose. Ma sulla campagna vaccinale pesano l’incertezza del caso AstraZeneca – che rinvia un’altra consegna e vede aumentare le disdette degli appuntamenti – e la scarsità delle dosi di aprile, nonostante 1,5 milioni di Pfizer oggi alle Regioni, il carico maggiore finora.
   

Resta alto il numero dei decessi, ancora 421 nelle ultime 24 ore, mentre i meno di 8 mila positivi sono dovuti in gran parte ai pochi test.

 La flessione dei casi è ancora lenta.   

    In Italia è stato somministrato ad oggi il 54% delle dosi di AstraZeneca (2.218.038 su 4.098.800 consegnate), secondo il database del ministero della Salute, mentre per Moderna la percentuale scende al 50% (658.403 su 1.328.200). Pfizer ha invece una percentuale di somministrazione del 96%, (8.375.625 su 8.709.480).

In totale in Italia su 14.136.480 dosi dei tre vaccini arrivate ne sono state somministrate 11.252.066, circa l’80%.
   

Per Astrazeneca cresce sempre di più il sospetto della diffidenza popolare.

A Napoli centinaia di persone hanno chiesto direttamente al centro vaccinale di cambiare con Pfizer, ritardando le somministrazioni.

 Il 20-30% dei prenotati con AstraZeneca non si presentano all’hub di Cagliari, soprattutto docenti scolastici.

La regione Lazio ha contestato di aver ricevuto 98 mila dosi come invece indicato nel contatore nazionale e denuncia poi un taglio del 50% nella consegna del vaccino anglo-svedese prevista per il 14 aprile, ma in questo caso si tratta di un rinvio al 16 e al 23, con gli altri arrivi, precisa la struttura governativa guidata dal generale.

Di certo c’è che gli 8 milioni di dosi previste in Italia in questo mese non saranno sufficienti a vaccinare 500 mila persone al giorno come previsto nel piano nazionale. 

Bisognerà puntare forte sugli over 70, fascia d’età molto trascurata e molto colpita dai decessi (6 milioni aspettano ancora la prima dose, 1,5 milioni la seconda), e tenere la riserva di seconde dosi, la gran parte dei 2,8 milioni in frigo. Sei milioni su 8 delle dosi di aprile saranno Pfizer e questa è la buona notizia.

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