21 Maggio 2024, martedì
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La procura generale toglie 7 inchieste a Greco

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La Procura Generale di Milano, in pochi mesi, ha avocato sette inchieste per reati fiscali sostenendo che la Procura, che aveva chiesto l’archiviazione, non aveva svolto le indagini. Il primo procedimento ‘tolto’ al pm riguarda una frode fiscale milionaria. Le procedure di avocazione sono state attivate dopo che il gip non ha accolto le istanze di archiviazione fissando un’udienza. Dall’ufficio della Procura si fa sapere che all’anno vengono gestiti seimila fascicoli per reati fiscali e societari.

Da quanto risulta, non era mai successo a Milano che nel giro di pochi mesi, a partire dalla scorsa primavera e fino a qualche giorno fa, la Procura Generale, in qualità di organo di controllo sull’operato del pm, adottasse così tanti provvedimenti di avocazione. In più, come è stato riferito negli ambienti giudiziari milanesi, le avocazioni avvenute dopo richieste di archiviazione da parte della Procura sono rarissime.

Secondo l’articolo 409 del codice di procedura penale, infatti, il gip quando ritiene di non accogliere la richiesta di archiviazione del pm fissa un’udienza camerale per discutere avvisando tutte le parti coinvolte nel procedimento ed anche la Procura Generale. In questi sette casi, l’Avvocato generale della Repubblica, Laura Bertolè Viale, ha deciso di adottare la facoltà dell’avocazione consentita dalla legge e ha delegato il sostituto pg Carmen Manfredda a svolgere il lavoro del pm e a presentarsi davanti al gip Andrea Salemme. Giudice che in tutti e sette i procedimenti, valutando non sussistessero gli estremi per l’archiviazione, ha fissato un’udienza al termine della quale ha accolto la richiesta del pg di effettuare nuove indagini, ora in corso.

La prima delle avocazioni è della scorsa primavera e ha riguardato un’inchiesta su una presunta frode fiscale milionaria commessa, tramite la creazione di una società ad hoc in Lussemburgo, da un’azienda brianzola che opera nel campo degli arredamenti.
In Procura hanno fatto notare che i sette casi avocati (a cui se ne aggiungono altri due meno rilevanti e che hanno seguito un percorso diverso) sono ben poco rispetto ai seimila fascicoli che ogni anno vengono trattati dal pool reati societari e fiscali. C’è da considerare poi che nei primi cinque mesi di quest’anno il primo dipartimento ha inoltrato all’ufficio gip circa 1600 richieste di decreto penale di condanna per reati fiscali e ha indagato su importanti società fino ad arrivare a sequestri imponenti come gli 1,2 miliardi di euro alla famiglia Riva dell’Ilva di Taranto.

Polizia, sette arresti a Lamezia nei confronti di pregiudicati

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Nelle prime ore di questa mattina  personale  del Commissariato di P.S. di Lamezia Terme  ha eseguito sette arresti nei confronti di pregiudicati lametini ritenuti responsabili a vario titolo di  fabbricazione,detenzione e porto in concorso di due ordigni esplosivi di micidiale potenza, sequestrati il 2 aprile e il 28 giugno di quest’anno, mentre venivano trasportati sul luogo ove dovevano essere collocati e di coltivazione di una piantagione del tipo canapa indiana, che veniva individuata e sequestrata nel mese di luglio.

Le indagini di carattere tecnico, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di appurare che il capo del gruppo criminaleaveva intenzione di porre in essere grave azione intimidatoria nei confronti di un pregiudicato di Lamezia Terme. Consentivano, altresì, di interrompere per ben due volte i propositi criminosi dello stesso, sequestrando i due ordigni, definiti dagli Artificieri ad altissimo potenziale distruttivo e arrestando le persone che erano state incaricate di collocarli nei pressi dell’ abitazione del pregiudicato.

Dramma nel Catanese: uccide la moglie, ferisce il figlio e si suicida

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Un folle gesto compiuto nella sua abitazione di via Svevi 12 alla periferia di Caltagirone, in provincia di Catania. È questo il posto che Gaetano Sortino, un panettiere 67enne incensurato, ha scelto per mettere fine alla sua vita e quella dei suoi familiari. L’uomo, che avrebbe avuto problemi di depressione, ha ucciso sua moglie Concetta Ziomone di 63 anni sparandole un colpo di fucile. La donna è morta sul colpo e suo marito, dopo averla uccisa, si è scagliato contro il figlio Giuseppe di 44 anni. Lo ha ferito gravemente e, forse credendolo morto, ha infine puntato il fucile da caccia contro se stesso e ha sparato un colpo.

In gravi condizioni il figlio ferito – Prima di suicidarsi ha tentato di uccidere anche un’altra figlia che però sarebbe riuscita a scappare dalla furia omicida del genitore. La polizia è giunta nella abitazione di Caltagirone in seguito all’allarme lanciato da alcuni vicini di casa che hanno udito gli spari. Al loro arrivo gli agenti hanno immediatamente portato in ospedale il figlio dell’omicida che è apparso subito in gravissime condizioni.

Io sto con lui e voi?

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Siete tutti in ansia per quello che voteranno oggi pro o contro Berlusconi? Dandosi il caso che è anche la Giornata Mondiale della Non Violenza, oggi 2 ottobre…riporto brevi stralci di quanto ha detto ieri Erri De Luca, all’ Università Statatale di Milano, nell’ atrio: ” E’ un onore essere denunciato per un reato di opinione… La Tav non si farà, perchè la Francia ha rinviato l’apertura dei cantieri al 2030. Sono per il sabotaggio insieme ai NoTav: opporre ai propri corpi allo stupro del territorio pretendiamo di essere incriminati per RESISTENZA…E’ di oggi la notizia che hanno archiviato l’inchiesta di Piazza Fontana: si sono dati l’aministia da soli, la strage era di Stato e adesso si sono ufficialmente amnistiati da soli“ .

Allerta dell’agenzia sanitaria francese per i “killer drinks”!

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Cosa c’è nelle bibite energizzanti? Tanta caffeina, taurina, D-glucuronolattone, estratti di guaranà o ginseng. Ma niente che sia regolamentato e quindi sicuro dal punto di vista medico.

L’Anses, l’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria ed alimentare, in un rapporto del 6 settembre scorso, mette in guardia sugli energy drink, e ricorda che la dicitura di bibita energizzante è di uso commerciale ma non si riferisce a nessuna definizione regolamentata.

Queste bevande, continua l’Anses, sono presentate dai produttori come ricche di proprietà stimolanti sia a livello psichico che mentale, ma sono un mélange di differenti composti, tra i più frequenti la caffeina, taurina, D-glucuronolattone, le vitamine del gruppo B, zuccheri ed edulcoranti. Talvolta contengono estratti di piante come il guaranà e ilginseng.

E che una lattina standard (250 ml) vale come due caffè (50 ml). Secondo l’Agenzia francese il 41% dei consumatori le utilizza prima, durante o dopo l’attività fisica, anche se “non hanno alcun valore nutritivo”.

Dal giugno 2012, sono stati segnalati una trentina di casi sospetti, tra cui due morti, l’Agenzia ha analizzato 257 casi di reazioni avverse.

Per l’Agenzia questi eventi cardiovascolari sarebbero “molto probabili” in soggetti geneticamente predisposti. Vengono inoltre riferite altre reazioni avverse: psico-comportamentali (attacchi di panico, nervosismo) o neurologici (epilessia).

“Questo è molto preoccupante. Queste bevande non sono affatto banali”, ha detto Irene Margaritis, capo della unità di valutazione del rischio legato alla nutrizione dell’Anses..

Belgio: cambia sesso poi chiede l’eutanasia

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In Belgio un uomo non soddisfatto del cambiamento di sesso ha chiesto l’eutanasia, ottenendola. Nathan Fleming, 44 anni, ha scelto di farsi togliere la vita attraverso assistenza medica per le «insopportabili sofferenze psichiche» dovute all’esito insoddisfacente di tre operazioni per trasformarsi da donna a uomo. A dare conferma della sua morte è stato il medico Wim Distlemans dell’Università Vub della capitale Bruxelles, “supervisore” del suicidio assistito di Fleming.

Come sia stato possibile è presto detto: in Belgio l’eutanasia, legale dal 2002, è consentita non soltanto per «insopportabili sofferenze» fisiche ma anche psichiche. È questo l’aspetto più inquietante di una legge che – in nome della libertà di scelta – pretende di lasciare alla discrezione di ciascuno la decisione sul momento per morire.

E così Nathan ha chiesto che gli venisse pratica l’eutanasia, vedendosi accontentato. Ventiquattr’ore prima, però, aveva svelato la sua storia al quotidiano fiammingo Het Laatste Nieuws. Nathan era nato come Nancy – unica figlia femmina dopo tre fratelli maschi – in una famiglia di Hamme, nelle Fiandre. Sin dall’infanzia, ha raccontato la donna divenuta uomo, a casa era «appena tollerato», la «ragazza che nessuno voleva», con la madre che spesso si lamentava dicendogli «se soltanto tu fossi stato un ragazzino».

La storia di Nathan non è la prima che divide, per la complessità del tema, l’opinione pubblica del Belgio. A gennaio c’era stato il caso dei due gemelli sordi di Anversa che avevano chiesto, ottenendola anche in questo caso, l’iniezione letale dopo aver scoperto che in breve tempo avrebbero perso anche la vista.

E in undici anni di eutanasia (dopo i Paesi Bassi nel 2000, in Europa c’è stato il via libera del Belgio nel 2002, e nel 2009 anche del Lussemburgo) non sono mancati i personaggi famosi. Nel 2008 a farsi togliere la vita con il suicidio assistito è stato uno dei più importanti scrittori di lingua fiamminga malato di Alzheimer, Hugo Claus, mentre a maggio di quest’anno la stessa decisione l’ha presa il Nobel per la Medicina Christian De Duve, perché a 95 anni aveva constatato un repentino deteriorarsi delle condizioni fisiche.

Ragazzina attaccata e sbranata da 4 cani, padrona in manette

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Morire a 14 anni sbranata da quattro cani. E’ stata la tragica fine di Jade Lomas-Anderson, ragazzina inglese aggredita e uccisa da due mastini e due bull terrier Staffordishire. Ora la loro padrona, una donna di 45 anni, è finita in carcere. Ha ammesso di averli trascurati: “Per questo l’hanno ammazzata”.

E’ successo a Wigan, Greater Manchester. I cani erano di proprietà di Beverley Concannon, 45 anni, dichiaratasi colpevole per il reato di crudeltà sugli animali. La donna, che trascurava le bestie, le avrebbe indotte ad aggredire e uccidere la 14enne. In Gran Bretagna il reato in questione è punito molto severamente, anche con il carcere. Secondo l’accusa la Concannon ha costretto gli animali a vivere in “un ambiente dannoso per il loro benessere”. L’ammissione di colpa ha fatto scattare la prigione.

Campania Innovazione, revocato il bando per l’incubatore di imprese innovative

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Il Presidente di Campania Innovazione S.p.A, con propria determinazione, ha disposto la revoca dell’avviso pubblico per il bando per l’incubatore di imprese innovative.

Con l’approvazione del Documento di Pianificazione Strategica 2010-2012, infatti, Città della Scienza Spa si era attivata per perseguire l’obiettivo di sviluppare il tessuto economico del territorio, promuovendo l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali altamente innovative.

Insediare nuove imprese innovative presso l’incubatore del Polo Tecnologico era la finalità del bando revocato.
A disposizione dei beneficiari servizi di assistenza e logistica forniti dall’incubatore, tra i quali Check up aziendale, affiancamento, promozione, networking, ricerca di strumenti di finanza ordinaria ed agevolata, supporto ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico per i progetti imprenditoriali candidati all’incubazione.

Inps, nel 2012 disavanzo di 9,786 mld. la Uil vota no

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Nel 2012 l’Inps ha registrato un disavanzo finanziario di competenza di 9.786 milioni di euro, con un incremento di 11.083 milioni di euro rispetto all’avanzo di 1.297 mln del 2011. Oggi il consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’ente ha approvato, con il voto contrario dei rappresentanti della Uil, il bilancio consuntivo, che tiene conto degli effetti della confluenza nell’Inps dell’ex Inpdap e dell’ex Enpals. Da segnalare 208.076 milioni di euro di entrate contributive, con un incremento di 57.252 milioni (+38%) rispetto a 150.824 milioni dell’esercizio 2011; 295.742 milioni di euro di prestazioni istituzionali, con un incremento di 76.113 milioni (+34,7%) rispetto ai 219.629 milioni del consuntivo 2011. In particolare la spesa per prestazioni pensionistiche è risultata pari a 261.487 milioni di euro (194.466 milioni nel 2011), con un incremento di 67.021 milioni di euro (+34,4%); 12.216 milioni di euro di disavanzo economico di esercizio con un incremento di 9.955 milioni rispetto al disavanzo economico del 2011 (2.261 milioni). Per effetto del risultato economico di esercizio, il patrimonio netto dell’Inps al 31 dicembre 2012 risulta pari a 21.875 milioni di euro. Secondo la Uil, che ha espresso voto contrario al biancio, «la confusione tra due sistemi pensionistici eterogenei con l’accollo, da parte del privato dell’enorme situazione debitoria del pubblico, ha influenzato la gestione finanziaria ed economica, determinando un dimezzamento dalla situazione patrimoniale dell’Inps, con una riduzione di quasi 20 miliardi di euro. Bisogna, dunque, evitare che si confondano i patrimoni dell’Inps, gestore della previdenza privata, con quello dell’Inpdap, gestore della previdenza pubblica: il grosso deficit di quest’ultimo deve essere coperto con interventi legislativi statali».

Crisi, Letta mercoledì in parlamento e in diretta Tv

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Il presidente del consiglio, dopo il colloquio al Quirinale con il capo dello stato, Giorgio Napolitano ha deciso di non dimettersi e di presentarsi mercoledì alle camere, in mattinata a Palazzo Madama e alle 16 a Montecitorio,  per presentare il suo nuovo programma e avviare così la verifica decisiva. Un  percorso indicato al premier da Napolitano, che aveva già prospettato la soluzione delle elezioni anticipate come la meno probabile. Prima di incontrare Letta, il presidente della repubblica aveva dichiarato che “si andrà alle urne soltanto se non individueremo altre soluzioni”, cioè altre maggioranze. E la la nota diffusa dalla presidenza della Repubblica al termine del colloquio con Napolitano spiega: “Il presidente del consiglio ha tratto, d’intesa con il presidente della Repubblica, la decisione di illustrare in parlamento, che è la sede propria di ogni risolutivo chiarimento e proprie valutazioni sull’accaduto e sul da farsi. Il Presidente del Consiglio concorderà la data dei dibattiti con i presidenti delle camere». E’ stato poi Letta, intervenuto a Che tempo che fa, ad annunciare che dopo “avere valutato una situazione molto complessa “ si è deciso che bisogna andare in Parlamento, mercoledì probabilmente – risponde il premier – e lì ognuno si assumerà le proprie responsabilità con la massima trasparenza.  Per Letta è, al momento, impossibile fare previsioni: «Ne è successa una al giorno, non so dire cosa succederà nei prossimi tre giorni: non ho intenzione di governare a tutti i costi, sono stato chiaro. La fiducia la chiederò non per tre giorni ma per andare avanti». Il premier aggiunge poi di aver «perso il filo delle vicende politiche e delle posizioni» del Pdl «da alcuni giorni»: «La cosa migliore è andare in Parlamento e porre le questioni». Letta ha aggiunto che “sarà una richiesta di fiducia sulla base del racconto di questi mesi, sulla valutazioni di questi giorni e su quello che vorremo fare insieme, a partire dalla legge di stabilità. Lo dirò in Parlamento». Altre due questioni da affrontare immediatamente, giustizia e riforma elettorale, perché, ha spiegato ancora Letta «Con il Porcellum non si può e non si deve votare. Spero che passando la fiducia mercoledì ci siano le condizioni per cambiare la legge elettorale». In ogni caso, ha assicurato il ministro del lavoro Enrico Giovannini, “il governo sta continuando a lavorare a pieno regime. La nostra intenzione è  attuare il programma”, ha aggiunto. Il premier, che in mattinata ha incontrato il segretario del Pd Guglielmo Epifani, ha poi comunicato alla conferenza dei capigruppo della camera (alle 16 farà altrettanto con la capigruppo di palazzo Madama)  attraverso il ministro per i rapporti con il parlamento, Dario Franceschini che molto probabilmente sarà posta la fiducia su “eventuali mozioni che seguiranno alle comunicazioni del presidente del consiglio prima al senato e poi alla camera”.