Nel 2012 l’Inps ha registrato un disavanzo finanziario di competenza di 9.786 milioni di euro, con un incremento di 11.083 milioni di euro rispetto all’avanzo di 1.297 mln del 2011. Oggi il consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’ente ha approvato, con il voto contrario dei rappresentanti della Uil, il bilancio consuntivo, che tiene conto degli effetti della confluenza nell’Inps dell’ex Inpdap e dell’ex Enpals. Da segnalare 208.076 milioni di euro di entrate contributive, con un incremento di 57.252 milioni (+38%) rispetto a 150.824 milioni dell’esercizio 2011; 295.742 milioni di euro di prestazioni istituzionali, con un incremento di 76.113 milioni (+34,7%) rispetto ai 219.629 milioni del consuntivo 2011. In particolare la spesa per prestazioni pensionistiche è risultata pari a 261.487 milioni di euro (194.466 milioni nel 2011), con un incremento di 67.021 milioni di euro (+34,4%); 12.216 milioni di euro di disavanzo economico di esercizio con un incremento di 9.955 milioni rispetto al disavanzo economico del 2011 (2.261 milioni). Per effetto del risultato economico di esercizio, il patrimonio netto dell’Inps al 31 dicembre 2012 risulta pari a 21.875 milioni di euro. Secondo la Uil, che ha espresso voto contrario al biancio, «la confusione tra due sistemi pensionistici eterogenei con l’accollo, da parte del privato dell’enorme situazione debitoria del pubblico, ha influenzato la gestione finanziaria ed economica, determinando un dimezzamento dalla situazione patrimoniale dell’Inps, con una riduzione di quasi 20 miliardi di euro. Bisogna, dunque, evitare che si confondano i patrimoni dell’Inps, gestore della previdenza privata, con quello dell’Inpdap, gestore della previdenza pubblica: il grosso deficit di quest’ultimo deve essere coperto con interventi legislativi statali».