30 Aprile 2024, martedì
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Iva ko anche con credito

La crisi di liquidità della società che non versa l’Iva può far cadere il reato a carico del suo vertice solo nel caso in cui l’imprenditore abbia provato che, neppure con il credito bancario, l’Imposta sarebbe stata versata e soprattutto che il dissesto dell’azienda non è dipeso da lui. 
Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 19426 del 12 maggio 2014, ha confermato la condanna a otto mesi a carico di un imprenditore di Brescia accusato di non aver versato 53 mila euro di Iva. 
Affinché il reato venga scriminato, quindi, è necessario perché in concreto ciò si verifichi, che siano assolti gli oneri di allegazione che, per quanto attiene alla lamentata crisi di liquidità, dovranno investire non solo l’aspetto della non imputabilità a chi abbia omesso il versamento della crisi economica che ha investito l’azienda o la sua persona, ma anche la prova che tale crisi non sarebbe stata altrimenti fronteggiabile tramite il ricorso, da parte dell’imprenditore, ad idonee misure da valutarsi in concreto (non ultimo, il ricorso al credito bancario).

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