12 Febbraio 2025, mercoledì
HomeArte & CulturaLuce sulla Storia e sulla Fede: Il Nuovo Museo San Giuseppe dei...

Luce sulla Storia e sulla Fede: Il Nuovo Museo San Giuseppe dei Nudi

Un gioiello d’arte, tradizione e spiritualità che riaccende la memoria di Napoli

Napoli, 30 gennaio 2025 — Alle ore 16:30, in via Mancinelli 19, aprirà ufficialmente le porte il Nuovo Museo San Giuseppe dei Nudi. Frutto di una visione determinata e lungimirante del sovrintendente, l’avvocato Ugo de Flaviis, presidente dell’omonima Fondazione dal 2014, il museo promette di essere un baluardo di cultura e identità, collocandosi in una posizione privilegiata nel cuore della città, a pochi passi dal Museo Archeologico Nazionale.

Un tesoro di arte e storia Il Nuovo Museo San Giuseppe dei Nudi, ospitato in una porzione del settecentesco Palazzo del Complesso monumentale, si distingue per i suoi spazi rinnovati dal rinomato architetto Davide Vargas. Accanto al museo, il sito comprende l’Archivio Storico, la Chiesa con un magnifico organo settecentesco e uno splendido Giardino storico. Sei sale espositive accolgono opere che ripercorrono i tre secoli di storia dell’Istituzione, tra cui dipinti, sculture e preziosi reliquiari.

Tra le gemme artistiche esposte spiccano i ritratti di nobili, sovrani borbonici, papi, vescovi e monsignori, realizzati tra il XVIII e il XX secolo, che offrono una rara testimonianza della “buona società” napoletana. La collezione include capolavori come dipinti di Francesco De Mura e Giuseppe Bonito, una delicata Madonna dell’Umiltà a tempera e oro del XIV secolo attribuita a un seguace di Simone Martini, e un Martirio di San Gennaro recentemente restaurato. Tuttavia, il cuore della raccolta è rappresentato dal Bastone di San Giuseppe, un oggetto sacro carico di valenze simboliche e storiche. Portato a Napoli nel 1712 dal celebre cantante evirato Nicola Grimaldi e affidato alla Reale Arciconfraternita di San Giuseppe dei Nudi nel 1795, il bastone è rimasto celato fino al 2019, quando Ugo de Flaviis ne ha voluto il ritorno all’esposizione pubblica.

Una cerimonia ricca di presenze illustri L’inaugurazione vedrà la partecipazione di figure di spicco del panorama culturale e istituzionale. Al fianco del sovrintendente de Flaviis interverranno il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca; Paolo Giulierini, ex direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, noto per la sua sensibilità nella valorizzazione del patrimonio artistico; e Almerinda Di Benedetto, Ordinario di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e curatrice dell’allestimento museale.

Un’Opera che attraversa i secoli Le radici della Real Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di Vestire i Nudi risalgono al 6 gennaio 1740, quando Francesco Cerio, insieme a Domenico Orsini e Nicola Antonio Pirro Carafa, fondò l’istituzione con l’intento di donare dignità e conforto ai più poveri. Con l’adesione della Real Casa Borbonica e il beneplacito di papa Benedetto XIV nel 1745, l’Opera ottenne un sostegno solido e perpetuo, crescendo nel corso dei secoli fino a vestire 600 bisognosi nel 1907.

Un mosaico ricomposto “Fatti, persone, opere e documenti, come tessere di un puzzle, hanno atteso quasi tre secoli per ricomporsi in un quadro organico e fruibile”, spiega Almerinda Di Benedetto. “Con l’apertura del Museo, intraprendiamo un percorso di conoscenza e tutela del patrimonio materiale e immateriale dell’Ente, offrendo una lettura illuminante della sua storia sociale e spirituale”.

Il sovrintendente de Flaviis aggiunge: “Finalmente vediamo realizzato un progetto che racconta la storia della Real Arciconfraternita e della sua Opera di misericordia, una storia che continua a vivere e a parlare attraverso i secoli, testimonianza del grande spirito di Napoli”.

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti