12 Febbraio 2025, mercoledì
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17 gennaio: la Giornata Mondiale della Pizza, un simbolo italiano tra tradizione e cultura

Dalla celebrazione di Sant’Antonio Abate al riconoscimento dell’arte dei pizzaioli napoletani come Patrimonio Unesco: la pizza, icona della Dieta Mediterranea e della gastronomia italiana, protagonista di una giornata dedicata alla sua storia e al suo futuro.

Il 17 gennaio è una data speciale per la gastronomia italiana: si celebra la Giornata Mondiale della Pizza, in onore di uno dei piatti più iconici e amati al mondo. La ricorrenza coincide con la festa di Sant’Antonio Abate, protettore dei fornai e dei pizzaioli, un legame che affonda le radici nella tradizione popolare e nel ruolo storico della pizza nella cultura campana e italiana.

La pizza, riconosciuta come Specialità Tradizionale Garantita (STG) e simbolo della Dieta Mediterranea, è molto più di un alimento: rappresenta un patrimonio storico, culturale ed economico di immenso valore. L’arte dei pizzaiuoli napoletani, dal 2017, è stata inserita dall’Unesco tra i patrimoni immateriali dell’umanità, sancendo il ruolo centrale di questa tradizione nell’identità collettiva.

Un rito di tradizione e comunità

Fino agli anni Venti del Novecento, i pizzaioli napoletani celebravano questa giornata con un’usanza particolare: dopo una mezza giornata di lavoro, si riunivano per una gita fuori porta verso i Colli Aminei o Capodimonte, dove festeggiavano accendendo un falò in onore di Sant’Antuono. Questo momento di condivisione esprimeva lo spirito di comunità e l’importanza del legame tra tradizione, territorio e professione.

Oggi, più che mai, la pizza e la sua filiera rappresentano un modello di eccellenza, capace di coniugare cultura gastronomica, legalità e sostenibilità. La celebrazione del 17 gennaio non è solo un omaggio al passato, ma anche un’occasione per guardare al futuro: sostenere i pizzaioli, valorizzare le loro metodiche e promuovere l’educazione enogastronomica nelle scuole alberghiere sono obiettivi che mirano a rafforzare il ruolo della pizzeria come presidio culturale.

Un impegno collettivo per il futuro della pizza

Rosario Lopa, portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e il Turismo e già presidente del Comitato Promozione e Valorizzazione della Pizza, ha sottolineato l’importanza di questa giornata come momento di aggregazione e riconoscimento:

“La valorizzazione della pizza napoletana sancisce la leadership nazionale nella gastronomia popolare di qualità. Oggi è fondamentale ribadire l’unione di tutti gli attori del comparto pizza, affinché le pizzerie del territorio campano diventino non solo luoghi di cultura enogastronomica, ma anche esempi di legalità”.

Un plauso è stato rivolto alle associazioni che, con il loro impegno, custodiscono e rilanciano la tradizione, come la AVPN di Antonio Pace, promotrice del recupero del falò e della giornata del pizzaiolo, e le associazioni Le Centenarie di Salvatore Grasso e Antonio Starita, insieme all’APN, in memoria di Sergio Miccù.

In attesa che le condizioni istituzionali consentano nuovi passi avanti, è già in programma un dialogo con gli enti competenti per avviare il riconoscimento ufficiale della figura del pizzaiolo all’interno dei percorsi scolastici degli istituti alberghieri.

La Giornata Mondiale della Pizza, dunque, non è solo una celebrazione di un grande classico della tavola italiana, ma un manifesto di identità, tradizione e innovazione, unendo passato e futuro sotto il profumo inconfondibile di un impasto appena sfornato.

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