25 Aprile 2024, giovedì
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“Street science la scienza sui muri” per comunicare. Dibattito al “Pan” di Napoli

A cura di Luigi Rubino

Comunicare la scienza, attraverso la creatività urbana, intesa come strumento di “breaking barriers” (abbattimento delle barriere n.d.r) per gli street artisti, meglio identitificati come gli artisti di strada, sta sempre di più diventando un metodo “nuovo”, ma indispensabile in molte metropoli del mondo, se vogliamo provare emozioni e fantasie racchiuse in noi in una società che, a quanto pare, è sempre di
più condizionata dall’uso dei suoi mezzi tecnologici.
In questo contesto rientra l’arte dei murales; forse l’espressione più genuina semplice ed artistica degli amanti del “painting” spesso capaci di disegnare con immagini significative, di assoluta precisione,
momenti significativi della nostra vita.
Di questo e scienza abbinata se ne discusso nell’incontro pubblico che si è tenuto al “Pan di Napoli, in via dei Mille dal titolo ” Streetscience”; la scienza sui muri, organizzato dal Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, in occasione della quinta edizione dell’evento internazionale “Global
Women Breakfast” ed organizzato in concomitanza con la Giornata Internazionale delle donne più ragazze della Scienza, promossa dall’Onu.
Tema del dibattito, moderato da Alessia Caso, Office Manager e Comunication Officer per il progetto Aurora Alliance, la Creatività Urbana, intesa come strumento di “breaking barriers” Alla particolare kermesse sono intervenute: Silvia Scardapane, storica d’arte e coordinatrice di INWARD ( Osservatorio
Nazionale sulla Creatività Urbana) ed Ottavia Bettucci, chimica, divulgatrice scientifica, ideatrice del progetto “Streetscience,” la quale ha spiegato ai presenti anche l’uso del pericolo per l’uomo dell’elemento radio usato nelle formazione delle vernici dalle quali nasce il cosiddetto fenomeno
chiamato radioluminiscenza.
L’arte dei murales – ci ha detto Ottavia Bertucci, ideatrice del progetto – ha lo scopo di offrire uno spaccato della vita nella quale ci troviamo, ma anche, come nel mio caso, di parlare di spunti di materie scientifiche che normalmente vengono affrontate in modo diverso da quelli derivanti dall’arte del pennello.
Certamente, la creatività urbana – ha continuato l’ideatrice del progetto – nasce per antonomasia, di libera espressione. Accessibile a tutti che non si paga. In questo caso, comunicarlo con la scienza, si può riuscire a trasmettere dei messaggi che, al di là dei valori artistici, danno anche un grande valore scientifico all’opera. Importante è quindi cercare opere che piacciono in modo che l’artista possa comunicare i suoi messaggi significativi tramite la pittura.
All’incontro che si è tenuto in una sala affollatissima, ha partecipato anche il giovane artista Angelo Di Pietro che si è divertito, con pennelli e colori, a creare una perfetta opera pittorica molto apprezzato da tutti i presenti. Ad Angelo vanno quindi le nostre felici congratulazioni!


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