“E’ linea dura contro la corruzione. Da oggi i corrotti vengono trattati usando le stesse misure di prevenzione previste per i mafiosi”. Lo assicura il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, firmando al Viminale il protocollo d’intesa anticorruzione con Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione.
Tra le novità più importanti c’è quella che davanti a episodi di corruzione salterà il contratto di appalto con l’azienda. “Oggi sussiste l’obbligo di risoluzione del contratto da parte della stazione appaltante – ha spiegato Cantone – in presenza di fenomeni corruttivi che emergano in seguito a procedimenti giudiziari”.
Da Cantone è arrivata la raccomandazione ”alla società Expo di firmare subito il protocollo di legalità, in modo che in tutti i bandi futuri sia prevista la risoluzione del contratto in presenza di fatti corruttivi. Questa regola avrebbe evitato molti dei problemi che finora si sono verificati”.