Il bracconaggio è ancora vivo, in un’area in cui apparteneva al passato”. E’ tragico il commento del presidente di Wwf Oasi Antonio Canuche, alla notizia dell’uccisione di una femmina di capriolo all’interno del Bosco Wwf di Vanzago (Milano). L’animale sarebbe stato colpito con un fucile a pallettoni munito di puntatore laser e silenziatore; tramortito soltanto, però, sarebbe rimasto agonizzante per tutta la notte, sfuggendo ai bracconieri. Un runner ha poi denunciato, l’indomani, il ritrovamento del suo cadavere.
“Speriamo solo che sia un episodio, gravissimo e insopportabile, ma isolato – è la conclusione di Antonio Canu, presidente di WWF Oasi. – In ogni caso come Wwf saremo ancora più vigili”