14 Maggio 2025, mercoledì
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Parma-Inter 2-2, rimonta d’orgoglio: i ducali gelano i nerazzurri in nove minuti

Da 0-2 a 2-2: l’Inter si addormenta, il Parma si sveglia. Bernabé e Ondrejka puniscono una squadra a metà. Inzaghi, squalificato, osserva impotente.

Il Tardini regala spettacolo e colpi di scena: l’Inter domina il primo tempo ma crolla nella ripresa, sciupando due reti di vantaggio e lasciando aperto il campionato. Il Parma, spinto dall’orgoglio e da una panchina ispirata, strappa un punto vitale nella lotta salvezza.

A Parma va in scena una sfida dal doppio volto, che finisce per restituire al campionato una scintilla di incertezza. L’Inter, avanti di due gol alla fine del primo tempo, spreca tutto nella ripresa e concede al Parma un pareggio che vale oro nella corsa salvezza. Finisce 2-2, con i nerazzurri che salgono a +4 sul Napoli, ma con una partita in più. Lunedì, a Bologna, gli azzurri avranno l’occasione di riportarsi a una sola lunghezza di distanza.

Un primo tempo a senso unico

I primi 45 minuti raccontano un’Inter concreta, dominante, sicura dei propri mezzi. Senza Simone Inzaghi in panchina (squalificato), ma guidata dall’esperto vice Farris, i nerazzurri partono con autorità e passano già al 15’: Darmian, schierato da esterno alto a destra, si inserisce alla perfezione e batte Chichizola con un sinistro secco che non lascia scampo.

Il Parma fatica a reagire, l’Inter gestisce ritmi e spazi, e trova anche il raddoppio allo scadere del primo tempo: Thuram tenta un pallonetto improbabile che, complici un rimbalzo beffardo e un’incertezza del portiere, si trasforma in un gol surreale. Il francese sorride, l’Inter pure: si va al riposo con un 2-0 che sembra chiudere i conti.

Chivu cambia tutto, il Parma reagisce

Ma nella ripresa la musica cambia radicalmente. Chivu, tecnico ad interim dei ducali, opera tre sostituzioni all’intervallo e stravolge il volto della squadra: dentro energie fresche, più coraggio, più aggressività. L’Inter, forse convinta di aver già messo in ghiaccio il risultato, arretra, si abbassa, e perde brillantezza.

Al 60’, ecco il primo squillo: Adrian Bernabé, ex talento del vivaio nerazzurro, scarica un sinistro potente e preciso dal limite che sorprende Audero. È il suo primo gol in Serie A, e ha il sapore della rinascita.

Il Tardini si infiamma, l’Inter trema. Passano appena nove minuti e arriva il clamoroso pareggio: Ondrejka, appena entrato, prova la conclusione dal limite che trova una deviazione decisiva di Darmian. Audero è ancora una volta battuto, ed è 2-2.

L’Inter si spegne, il Parma sfiora l’impresa

Nel finale la squadra di Farris prova a rialzare la testa, ma il Parma è galvanizzato, copre bene il campo e non concede spazi. Anzi, in un paio di occasioni fa anche tremare i tifosi nerazzurri con rapide ripartenze. L’Inter, stanca e confusa, si affida a qualche invenzione isolata di Lautaro e Barella, senza però trovare la via del gol.

Il verdetto: un pareggio che pesa

Il pari del Tardini fa rumore, sia in ottica scudetto che in chiave salvezza. L’Inter manca l’allungo definitivo e concede un’opportunità al Napoli, mentre il Parma strappa un punto che potrebbe risultare decisivo nelle prossime settimane.

Due squadre, due volti, un’unica lezione: nel calcio, e in Serie A soprattutto, abbassare la guardia è sempre un errore. E il Parma di Chivu lo ha dimostrato con coraggio e determinazione.

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