11 Ottobre 2024, venerdì
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Spari. uccisioni e morti. I veri colpevoli delle guerre in questo mondo sono solo le grandi potenze…

A cura di Luigi Rubino

Evitare le guerre, fermare i conflitti  nel mondo dovrebbe essere compito principale delle grandi potenze e dei paesi civili nel rispetto della libertà e della democrazia. Ma così non è. Gli spari continuano.  Le bombe e i missili a grande velocità continuano a volare in cielo sia sul fronte orientale nella guerra tra Russia ed Ucraina che su quello medio- orientale tra lo Stato di Israele e la Palestina che mirano a distruggersi, strafottendosi della morte che potrebbe allungarsi all’infinito tra civili, giovani anziani e bambini,  che non riescono a fuggire dai fuochi incrociati di paesi che in realtà, per fare una guerra, di soldi sembrano averli. Guarda caso che proprio dalle grandi potenze arrivano a destinazione sia ad oriente che nel medio oriente armi di qualità a grandissimi costi per far fuori il nemico che,  non importa, può essere russo, ucraino, palestinese o israeliano. Russia ed Ucraina sembrano non voler affrontare minimamente un discorso di pace e la guerra continua, mentre il Medio Oriente diventa un mina pericolosa per tutti. Per l’intera umanità. E a rischiare è l’intero mondo,  i figli di questa terra, che viene spesso martoriata, ferita da anni.  Le lacrime  diventano così molto di più dei sorrisi; quei sorrisi che da tempo non si scorgono più sui volti di bambini, giovani ed anziani che per evitare la morte atroce hanno soltanto una soluzione: fuggire, allontanarsi  il più possibile dal russo Putin, dal palestinese Hamas e dall’israeliano Halevi, tanto ricchi e potenti al punto che  la guerra a loro non fa certamente male. Anzi rinforza il loro potere economico.

L’articolo 11 della Costituzione  italiana sancisce  l’impegno dell’Italia  a ripudiare la guerra  come strumento di offesa  e a promuovere  la pace nelle relazioni internazionale, invece tutto questo non avviene. Nel conflitto bellico tra Israele e Palestina, il governo italiano si è nel frattempo astenuto sulla risoluzione dell’ONU per un cessate il fuoco in Medio Oriente, allineandosi a gran parte dei paesi della Comunità Europea e di quelli del G7. Soluzione che non potrebbe bastare visto i  continui ed incessanti attacchi di Israele su Gaza, cioè su  quella fetta di territorio  al confine tra Egitto ed Israele dove vivono oltre 1 milione di rifugiati palestinesi, in gran parte costituiti da civili.  

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