23 Aprile 2024, martedì
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Partner sbagliato? La Dott.ssa Di Mambro Dolores fa chiarezza

A cura di Ionela Polinciuc

Dott.ssa, quando si ha la sensazione di aver scelto il partner sbagliato e si è combattuti tra il rinunciare ed il tentare ancora: cosa fare?

Le relazioni sono fatte di alti e bassi, attraversare un momento difficile è del tutto normale, ma se i pensieri e situazioni rendono infelici, incrinando l’entusiasmo e la convinzioni iniziali, cedendo il posto a emozioni confuse, ripensamenti, sfiducia al punto da domandarsi se chiudere o restare, occorre la giusta attenzione. Allo stesso modo se la relazione non si chiude, ma nemmeno si evolve, stagnando in uno stato d’estenuante indecisione, nutrito da dubbi e incertezze è opportuno concedersi uno spazio di riflessione con se stessi per uscire dall’incertezza e fare una scelta coerente con le proprie aspettative e valori di vita.
Nel profondo ognuno sa sempre quando un rapporto sta per concludersi, ma spesso si preferisce ignorarlo per timore di affrontare la realtà e possibili conseguenze.
Occorre agire per gradi e in ogni caso se la relazione non ci fa star bene e al contrario, non si ha la dovuta forza di affrontare la situazione per paura di restare soli o per il timore di mettersi in discussione si rischia di trascinare una storia all’infinito.
I motivi che ci impediscono a chiudere una relazione possono essere tanti e di varia natura, sensi di colpa, problemi economici o perché ci sono di mezzo i figli, ma alla base di tutto vi è la scarsa consapevolezza di chi si è e di cosa sia migliore per la propria vita.
Per questo è importante capire chiaramente i nostri bisogni ed individuare le caratteristiche del partner ed essere onesti con se stessi, indispensabile per non scendere a compromessi rinunciando alle qualità che riteniamo primarie in una relazione, con il rischio di restare ingabbiati in un circolo vizioso.
Nel momento in cui ci si ritrova con la certezza di aver tentato di ricucire un rapporto, ma si ha la conferma di voler chiudere per ovvie motivazioni, soprattutto in assenza di amore, occorre anche mettere in atto questa intenzione, perché il non saper chiudere il rapporto può voler rappresentare un forte attaccamento all’altra persona, frutto di una profonda paura di restare soli.
Di conseguenza permettere che nel rapporto si verificano continui episodi spiacevoli, penosi e persino intollerabili sono chiari sintomi di una relazione che sarebbe meglio chiudere, perché trovarsi immersi in un simile rapporto può portare solamente ansia, stress, tristezza e sconforto.
Ostacolare la fine di una relazione vivendo in un continuo tormento interiore, può essere sintomo di un attaccamento malato, specie se riponiamo la nostra felicità nelle mani del partner.
Si ha l’abitudine di considerare una chiusura relazionale pari ad un insuccesso, creando un idea distorta e negativa della relazione di coppia e per quanto possa essere dolorosa la fine di una relazione, l’esperienza può essere fonte di insegnamenti e momento di crescita personale.

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