Un’attività lavorativa part time durante l’erogazione della prestazione, lo stipendio percepito è compatibile con il sussidio secondo quanto stabilito dalla legge .
I redditi derivanti dallo svolgimento di un’attività lavorativa subordinata:
- devono essere comunicati (come differenza tra compensi e spese inerenti) all’Inps entro 30 giorni dall’inizio dell’attività;
- attraverso il modello “Rdc/Pdc – Com Esteso”, da presentare presso un Caf.
Lo stipendio rileva al fine della determinazione del beneficio: in pratica, se il reddito derivante dal lavoro a tempo parziale determina il superamento delle soglie per il diritto al reddito di cittadinanza, si perde il sussidio.
Attenzione, però: in base alle nuove disposizioni del decreto Sostegni, per l’anno 2021, qualora la stipula di uno o più contratti di lavoro subordinato a termine comporti un aumento del valore del reddito familiare fino al limite massimo di 10mila euro, il reddito di cittadinanza è sospeso per la durata dell’attività lavorativa che ha prodotto l’aumento del valore del reddito familiare fino a un massimo di 6 mesi. Il beneficio riprende a decorrere, senza tagli dell’importo, dopo la scadenza di ciascun contratto.