19 Marzo 2024, martedì
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Finisce il rave nel Viterbese, l’area è stata liberata.

Nelle prime ore del mattino l’intervento delle forze dell’ordine nell’area del rave. Già nella notte c’è stato un notevole afflusso in uscita di mezzi provenienti dal rave del lago. Nei varchi di uscita viterbesi presidiati, i partecipanti all’evento sono stati identificati. Non si sono registrate finora particolari criticità per quanto riguarda l’ordine e la sicurezza pubblica, fa sapere la questura di Viterbo.

Secondo quanto ha informato la questura viterbese, le forze dell’ordine si sono avvicinate al sito del raduno verificando una ridotta presenza. “La pressante attività di mediazione in corso fin dall’inizio dell’evento, unita ad un monitoraggio incessante delle zone di accesso al sito – viene aggiunto – ha consentito un allontanamento controllato dei partecipanti all’iniziativa”.

Proseguono, intanto, le operazioni di monitoraggio e controllo delle zone circostanti all’area del rave party, soprattutto i litorali del lago di Bolsena, per verificare l’eventuale presenza di persone provenienti dal rave del lago Mezzano. Lo fa sapere la questura di Viterbo, informando che i servizi hanno finora consentito di identificare oltre 3.000 soggetti e più di 1.000 automezzi. In corso anche una intensa attività investigativa volta ad accertare la commissione di reati nel corso dell’evento.

Due pazienti, giovani partecipanti al rave party, sono stati ricoverati in stato di agitazione negli ospedali di Pitigliano e di Grosseto. Il più grave è stato condotto in quello del capoluogo. Secondo quanto appreso da fonti sanitarie i medici stanno cercando di capire la causa clinica delle patologie, anche risalendo, se possibile, a definire l’eventuale ingestione di sostanze alteranti. 

Il rave era arrivato al quinto giorno consecutivo. L’evento non autorizzato, che ha chiamato a raccolta giovani da tutta Europa, è iniziato nelle campagne di Valentano nel Viterbese dalla notte fra il 13 e il 14 agosto. Le forze dell’ordine hanno controllato da giorni la zona a ridosso del terreno per impedire nuovi accessi. 

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