12 Maggio 2024, domenica
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Due anni dopo torna a crescere l’indice Eurocoin

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In settembre l’Eurocoin, l’indice che anticipa la dinamica del tasso di crescita del pil, è salito a 0,12 (da -0,04 in agosto), registrando il primo valore positivo in due anni. Lo rileva Banca d’Italia, precisando che «l’indicatore è stato sospinto dal rafforzamento della fiducia di famiglie e imprese e dal rialzo dei corsi azionari ai quali si e contrapposta la debolezza dell’attività manifatturiera e del commercio estero».

Asta Btp, collocati 6 mld. In aumento il rendimento dei decennali

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All’asta odierna il ministero del tesoro ha collocato un totale di 6 miliardi di Btp a 5 e 10 anni. Il rendimento dei 3 miliardi di decennali sale lievemente, dal 4,46% al 4,50%. Il tasso su 5 anni è invece rimasto stabile al 3,38%.

Il congresso si terrà l’8 dicembre

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La direzione Pd si è conclusa dopo un’ora di lavori con l’approvazione delle regole che danno ufficialmente il via al congresso. Rimane confermata, dunque, la data dell’8 dicembre per le primarie che eleggeranno il nuovo segretario.

“Non e’ una farsa quella del Pdl, bisogna aprire il chiarimento in Parlamento e Letta lo fara’, deve essere chiaro e trasparente sia sul punto della tutela delle istituzioni e sulla politica economica in linea con la sua ultima dichiarazione fatta. Se vi sara’ una crisi dovra’ emergere in Parlamento”, ha detto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, nel corso della direzione

Quagliariello, Giovanardi e Castiglione non firmano le dimissioni

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Dopo il ministro Gaetano Quagliariello, il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione anche Carlo Giovanardi, in una nota, ha spiegato il motivo per cui non ha firmato le dimissioni da senatore, pur ritenendo giusta la linea politica del Pdl. “Ho sostenuto nella Giunta per le Autorizzazioni del Senato che la decisione di applicare la retroattività per decadenza da senatore a Silvio Berlusconi è una vera e propria ‘mascalzonata’, costruita su violazione di principi fondamentali della Costituzione e delle nostre leggi, stracciando tra l’altro il principio del ‘ne bis in idem’ e del giudice naturale precostituito per legge e ignorando due recentissime sentenze di assoluzione della Seconda e Terza Sezione penale della Corte di Cassazione passate in giudicato e irrevocabili per lo stesso identico fatto nei confronti di Silvio Berlusconi, considerato invece  colpevole dalla sezione feriale presieduta dal dr. Esposito”.   Per queste ragioni non ho firmato e non firmero’ le dimissioni da senatore perche’ ritengo non siano la modalita’ giusta per costringere tutte le forze politiche del Parlamento ad assumersi le loro responsabilita’ nei confronti del paese, soprattutto in vista della prossima imminente campagna elettorale”.

Case vacanze, boom delle locazioni a settembre

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Sono stati in molti a scegliere settembre per le proprie vacanze. Anche la Confedilizia, attraverso un’indagine sulla diffusione dei contratti di locazione per finalità turistiche svolta presso le proprie oltre duecento sedi, rileva un «deciso incremento» delle vacanze settembrine, soprattutto delle locazioni cosiddette week end, ossia per due o tre notti, rispetto al 2012. L’incremento, sottolinea l’organizzazione storica dei proprietari di casa, è più rilevante (nell’ordine del 10%) nelle città d’arte: non soltanto nei centri di richiamo mondiali, come Venezia, Firenze e Roma, ma anche in località meno note, specie nell’Italia centrale. Più contenuto (intorno al 5%) è l’aumento delle presenze nei luoghi di soggiorno sia montano sia marino, mentre quest’anno cresce in maniera più consistente l’attrazione dei centri lacustri, anche nei laghi di solito trascurati dal turismo. Tuttavia, anche in questo caso», osserva Confedilizia, «si è avvertita un’aumentata diffusione di contratti di locazione, senz’altro superiore al 5%». Questo recupero settembrino non è però tale, secondo la Confederazione italiana proprietà edilizia, da compensare «la rilevante diminuzione delle locazioni turistiche, di qualsiasi durata, nei mesi di luglio e agosto».

Mal di testa da spesometro

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Alcuni dati del modello del nuovo spesometro e delle relative specifiche tecniche sono errati e talvolta in contraddizione. Questo è quello che emerge dal provvedimento n. 94908 del 2/8/2013 dell’Agenzia delle entrate, che in questi giorni gli studi stanno esaminando cercando di impostare il lavoro in vista della ormai prossima scadenza del 12-21 novembre (invio dei dati relativi al 2012). Una prima osservazione che emerge in generale è che il provvedimento (forse licenziato in fretta, alle porte delle ferie…) dice delle cose, il modello ne richiede altre anche in più, e le specifiche tecniche ulteriori e con dettagli da considerare attentamente, per cui per avere una visione completa dei dati richiesti occorre mettere accanto i tre documenti (provvedimento, modello, specifiche) e farne una specie di summa, in quanto non sono solo l’uno l’applicazione e spiegazione dell’altro.
A quasi due mesi dall’emanazione del provvedimento, poi, non è ancora uscita la necessaria circolare esplicativa, per cui si capisce bene come le software houses siano in ritardo nel rilascio di versioni attendibili dei programmi, sui quali cominciare a lavorare.

La procura chiede 10 anni per Lombardo

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La Procura di Catania ha chiesto la condanna a 10 anni dell’ex presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato dall’aver favorito la famiglia di Cosa nostra dei Santapaola. La richiesta è stata formulata dal procuratore Giovanni Salvi, intervenuto personalmente davanti al Gup Marina Rizza, per concludere la requisitoria condotta nelle precedenti udienze dal sostituto Giuseppe Gennaro.  Intanto è stata fissata per il 14 ottobre la trattazione della posizione di Angelo Lombardo, fratello dell’ex Governatore che ha optato per il rito ordinario.

Fipe: nel 2012 chiusi 10 mila ristoranti. In due anni persi 2,5 mld

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Sono 10 mila i ristoranti italiani chiusi nel 2012. Lo rende noto la Fipe-Confcommercio, aggiungendo che il dato si conferma anche per quest’anno in linea con quello precedente: nel primo semestre del 2013 infatti il saldo tra aperture e chiusure è negativo per 5 mila esercizi. Nel solo 2012, ha spiegato il presidente, Lino Enrico Stoppani, le imprese che hanno avviato un’attività sono state oltre 16 mila con un numero di cessazioni pari a 25.678, facendo registrare un saldo negativo di 9.345 imprese. Nel primo semestre del 2013 hanno invece avviato l’attività 9.985 imprese, mentre 14.871 l’hanno cessata. E gli italiani a causa della crisi vanno meno e spendono meno al ristorante, tanto che il settore, sempre secondo la Fipe-Confcommercio, lamenta un calo della spesa delle famiglie negli ultimi due anni di 2,5 miliardi di euro (-4%). Nel 2012 il settore ha perso consumi per 1,6 mld e nel 2013 è atteso un calo dell’1,3% pari a 800 milioni di euro.

Zanonato, c’è la soluzione per Riva acciaio

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Per Riva acciaio il governo ha trovato una soluzione. Il ministro dello  sviluppo economico Flavio Zanonato ha anticipato oggi i contenuti di un provvedimento che dovrebbe essere approvato venerdì dal consiglio dei ministri. Il titolare del dicastero di via Veneto, intervenuto in audizione in parlamento ha aggiunto che sarà prevista anche una norma “che consentirà agli amministratori delle fabbriche Riva di disporre anche dei soldi, in deroga con quanto previsto dal codice penale”. Una mossa necessaria per evitare che il sequestro dei 916 milioni deciso dal gip di Taranto lasci definitivamente a casa 1.400 lavoratori degli stabilimenti Riva acciaio (non Ilva Taranto, quindi) concentrati prevalentemente nel Nord. Zanonato ha spiegato che è stata “ipotizzata una norma 104 ter”  ha aggiunto: “Se funziona, la porteremo al consiglio dei ministri di venerdì. Il provvedimento allo studio prevede che “quando il sequestro riguarda attività produttive, il giudice nomina un amministratore-commissario  che gestisce anche i soldi” e questo articolo, ha spiegato Zanonato, “è anche retroattivo”. Il ministro inoltre ha precisato che di questo “ho parlato anche con il procuratore capo di Taranto Franco Sebastio” il quale ha convenuto che con il 104 bis “non si riesce a operare. “Il magistrato ha ritenuto interessante questa formulazione. I soldi sono a disposizione del soggetto, il commissario indicato dal giudice, che diventa in grado di gestire tutta l’attività”. Il ministro nel corso dell’audizione ha ribadito come la produzione della Riva sia un asset fondamentale “per l’industria nazionale perché garantisce la continuità della produzione dell’acciaio a valle”. E ha aggiunto che “Riva Acciaio si è dimostrata interessata a mettere in moto gli ammortizzatori sociali e ne sta discutendo con il ministero del Lavoro. L’azienda “puo’ ragionevolmente ricorrere alla Cig, ma io spero che duri pochissimo”.  E mentre il governo cerca una soluzione che consenta di evitare un nuovo disastro per l’economia italiana, Riva acciaio ha inviato al custode giudiziario, Mario Tagarelli, una lettera nella quela i vertici del gruppo chiedono un incontro. Nella missiva, inviata anche a Zanonato e al sottosegretario del ministero dello sviluppo economico, Claudio De Vincenzi, l’impresa siderurgica esprime il “fermo intendimento” di fare di tutto “per assicurare, nel più breve tempo possibile, la ripresa delle attività produttive dei nostri stabilimenti, che sono state purtroppo sospese in esecuzione del provvedimento di sequestro del Gip di Taranto”.
La società ha fatto inoltre sapere di aver depositato il ricorso in Cassazione contro il provvedimento di sequestro degli impianti.

Indici finanziari, l’Ue propone giro di vite

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La Commissione europea ha proposto un pacchetto di misure legislative intese a regolamentare gli indici finanziari, come Libor o Euribor, per accrescerne la trasparenza ed evitare il ripetersi degli scandali dell’estate scorsa, quando emerse che molti indici erano manipolati. «Questi indici sono al centro del sistema finanziario: sono cruciali per i nostri mercati, così come per i mutui e per i risparmi di milioni di persone», ha affermato l’eurocommissario al mercato interno Michel Barnier, «eppure a oggi sono ampiamente privi di regolamentazioni e vigilanza». Le proposte elaborate dall’Ue prevedono innanzitutto un rafforzamento di governance e controlli sul processo di formazione degli indici, richiedendo autorizzazioni preventive delle autorità per gli enti che partecipano all’elaborazione. Previsti anche meccanismi che dovrebbero assicurare miglioramenti su qualità e affidabilità dei dati forniti e regole di maggiore trasparenza: ad esempio sarà obbligatorio spiegare cosa un indice intenda misurare e quali problematicità possa implicare, e alcuni nuovi possibili obblighi a carico delle banche quando vogliono utilizzare questi indici come riferimento nei contratti di mutuo.