30 Aprile 2024, martedì
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Celebrati in piazza del Plebiscito i 150 anni di storia degli Alpini

A cura di Luigi Rubino

A Napoli si sono rivisti gli Alpini. Tantissime infatti sono stati anziani, giovani che stamane hanno partecipato in piazza del Plebiscito, al 150esimo anniversario del Corpo, fondato nel 1872 quando il Regno d’Italia  dovette affrontare il problema  della difesa dei confini terrestri. Il decreto Reale dell’introduzione di questo speciale corpo dell’esercito fu firmato proprio nel capoluogo campano dall’allora re Vittorio Emanuele II.

Dal primo soccorso ad oggi moltissimi sono stati gli interventi degli Alpini di carattere umanitario e di aiuto alle popolazioni in difficoltà, durante guerre, calamità naturali, come terremoti, alluvioni che hanno dato un grande contributo alla Nazione da Nord a Sud dell’Italia. 

Alla cerimonia, alla quale ha assistito molta gente comune,presenti il Capo dello Stato maggiore dell’Esercito, Pietro Serino, e il Comandante del Corpo degli Alpini, Ignazio Gamba che ha messo in evidenza, nella città dove nacque il Corpo,  il ponte ideale “tra il mare e la montagna, luoghi in cui  per intervenire, bisogna essere molto preparati.”

A fare gli onori sul palco presente il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi che ha dato il benvenuto al più noto volto agli italiani: il generale  Francesco Paolo Figliuolo, capo del Comando Operativo di Vertice Interforze.  

Auguri alle penne nere sono state poi rivolti il Capo di stato Maggiore dell’Esercito, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il quale ha ricordato di essere figlio di un alpino e padre di un ufficiale degli alpini. 

Grande ruolo – ha poi detto Sebastiano Favero, presidente dell’associazione nazionale Alpini – hanno avuto gli alpini congedati per soccorrere le popolazioni  in difficoltà a seguito  di eventi catastrofici naturali. 

La manifestazione si è conclusa poi tra gli applausi dei cittadini e  il sorvolo spettacolare delle Frecce Tricolori che hanno lasciato nel cielo colorato d’azzurro il simbolo del tricolore d’Italia.

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