30 Aprile 2024, martedì
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Il sociale diventa arte

“Era pronto da mesi”. Così mi ha detto il regista esterno della RAI Alfredo Quintiero (Di lato) quando gli ho domandato del suo film. Un film che parla di sociale a partire dal bullismo nelle scuole fino al fenomeno delle morti bianche, allo stupro, alla droga ed alla mafia di rispetto. Il film è ambientato ai giorni nostri nella nostra bella Sicilia, ma trova un collegamento alquanto realistico con un passato legato al concetto di onore e rispetto che ha condizionato il sud dell’Italia negli anni ruggenti e non solo. Il film è stato sceneggiato da Dario Norcia (In basso); gli attori di secondo piano, le figurazioni e tutti gli altri componenti del cast sono stati scelti dopo diversi casting in diverse località e diretti dal regista in persona coadiuvato dall’aiuto regista Rocco Bonelli ed, ovviamente, dallo sceneggiatore del film. Purtroppo il Covid-19 ha lasciato un segno indelebile ed ha arrestato il percorso dell’arte ed ha frenato la realizzazione di questo film. Tutti gli attori protagonisti e quelli selezionati in detti casting nutrono la speranza di poter iniziare le riprese al più presto possibile. Un cast di tutto rispetto che vede, oltre a Dario Norcia e Rocco Bonelli, Diego Camilleri, Alfonso Veneziano, Francesco Zarcone, Tony Ventura, Ida Ambrosio, Gelso Mina Magliamo, Enza Lo Presti e tanti altri con i quali mi scuso se non elencati per motivi di spazio. È stato forte l’impatto della pandemia che, tra le altre conseguenze, ha creato una débâcle di tipo economico con il ritiro di molti sponsor ed investitori del progetto, nonché il ripensamento da parte del produttore che ha costretto il regista Quintiero alla ricerca di altri nomi per la realizzazione del film. Questo stato d’impasse ha creato non pochi problemi, non ultimi in ordine d’importanza sono tutta la serie di domande e permessi per le riprese che dovranno essere rifatte ed aggiornate con tempi di attesa non trascurabili. Inutile dire che la troupe del service, i tecnici di scena e quanti altri necessari alle riprese del film, dovranno essere ricontattati con, probabilmente, diverse condizioni sia economiche sia organizzative legate agl’impegni di ciascuno di essi. Il regista ha parlato diffusamente di tutto ciò ed ha ritenuto di fare un appello a tutti coloro che volessero prendere parte in termini finanziari e di produzione per la realizzazione del film “Alla legge della violenza lo Stato risponde”. Il titolo del lungometraggio è appunto questo e mi sento in dovere di pensare che “Alla legge del virus l’arte risponde”. Ce la faremo anche qui.

Giuseppe Cascella

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