12 Maggio 2025, lunedì
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Tragedia a Settimo Torinese: muore a 14 anni dopo una serata con amici, sospetta intossicazione da farmaci

Il ragazzo, residente a Bricherasio e ospite dai nonni, è deceduto il 2 maggio all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Aperta un’inchiesta: la famiglia chiede chiarezza e giustizia.

Un dolore che chiede risposte: la morte inspiegabile di un adolescente, i sospetti di abuso di farmaci e il dramma di una famiglia che non si arrende.

TORINO — Aveva solo 14 anni e una vita ancora tutta da scrivere, il ragazzo deceduto il 2 maggio all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Era arrivato in gravi condizioni dopo essere stato trovato privo di sensi dai nonni, nella loro casa di Settimo Torinese, dove stava trascorrendo alcuni giorni. Poche ore prima aveva passato la serata con alcuni amici. Poi il buio.

Secondo l’autopsia, a stroncare la giovane vita sarebbe stata un’insufficienza respiratoria compatibile con un’intossicazione da farmaci. La Procura di Ivrea ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause del decesso e stabilire l’eventuale coinvolgimento di terzi. Intanto, la famiglia del ragazzo — residente a Bricherasio, nel Pinerolese, dove era conosciuta per la gestione di una pizzeria apparsa anche nel programma Cucine da incubo — chiede giustizia.

Un risveglio tragico

La mattina del 2 maggio, i nonni del ragazzo hanno scoperto il nipote riverso a terra, privo di conoscenza. Immediata la chiamata ai soccorsi e il trasporto d’urgenza in ospedale, ma ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato vano. Il giovane è deceduto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso. Il giorno precedente, aveva trascorso del tempo con coetanei. Cosa sia accaduto tra la serata e le prime luci dell’alba resta, al momento, avvolto nel mistero.

L’ipotesi dell’intossicazione

L’esame autoptico ha rilevato un quadro clinico compatibile con un’intossicazione da sostanze farmacologiche, anche se sarà necessario attendere l’esito degli esami tossicologici per determinare con esattezza la natura dei composti presenti nel corpo. Non è chiaro se il farmaco sia stato assunto volontariamente o somministrato, né in quale contesto sia avvenuta l’assunzione.

I dubbi del padre: “Voglio sapere la verità”

A gettare ombre ancora più cupe sulla vicenda è la voce del padre del ragazzo, che solleva interrogativi sulle circostanze della morte: «Sul corpo di mio figlio ci sono ecchimosi che non mi convincono. Non sembrano dovute alle manovre di rianimazione. Forse ha litigato, forse gli è stato dato qualcosa. Ma io voglio sapere la verità. Non si può morire così, a 14 anni».

Un dolore che diventa richiesta di chiarezza, mentre la magistratura approfondisce ogni pista: dalle testimonianze degli amici che hanno visto il ragazzo quella sera, fino alla provenienza dei farmaci che potrebbero aver causato il decesso.

Un’intera comunità sotto shock

Il giovane frequentava la seconda media a Bricherasio. Il suo volto era noto a molti, anche per via della popolarità della pizzeria di famiglia. Il paese è ora attonito, stretto attorno ai genitori e travolto da una tragedia che lascia sgomenti: una morte improvvisa e inspiegabile, che impone domande scomode e urgenti.

Mentre gli investigatori ricostruiscono le ultime ore del ragazzo, resta l’amarezza per una perdita tanto assurda quanto prematura. Dietro il dolore della famiglia c’è un appello alla giustizia, affinché nessun dettaglio venga trascurato. Perché, come ha detto il padre, “non si può morire così, a 14 anni”.

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