Il Consiglio dei Ministri (Cdm) ha recentemente approvato due misure di grande rilevanza: un decreto legge che prevede il trasferimento di migranti irregolari in strutture in Albania, e la riforma dell’accesso alle facoltà di Medicina. Mentre il primo provvedimento affronta l’emergenza legata all’immigrazione, il secondo segna un cambiamento significativo per la formazione dei medici in Italia.
Migranti: Il Governo Approva il Decreto per il Trasferimento in Albania
Il Cdm ha dato il via libera a un decreto legge che introduce “disposizioni urgenti per il contrasto all’immigrazione irregolare”. Tra le novità principali, il provvedimento prevede la possibilità di trasferire i migranti irregolari, già presenti nei Centri di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) in Italia, nelle strutture appositamente create in Albania. Questa misura, che necessita della convalida da parte di un magistrato, si aggiunge agli interventi già in essere per il contrasto all’immigrazione illegale.
Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha chiarito che il provvedimento non modifica il contenuto del protocollo tra Italia e Albania, ma ne facilita l’attuazione, ampliando l’uso delle strutture albanesi anche per i migranti irregolari giunti in Italia, in aggiunta a quelli che arrivano in seguito a operazioni di salvataggio in mare. Piantedosi ha sottolineato che il trasferimento dei migranti nelle strutture in Albania non modifica la natura delle stesse, che continuano a mantenere le loro funzioni originarie.
Paesi di Origine Sicuri: Nessuna Modifica nella Lista
Il Cdm ha inoltre approvato la relazione annuale sui Paesi di origine sicuri, una lista che comprende nazioni dove la situazione di sicurezza e diritti umani è considerata sufficientemente stabile. Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha confermato che, rispetto al 2024, non sono previste modifiche in questa lista. I Paesi inclusi sono Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. Tuttavia, il Governo ha previsto che, dopo aver ascoltato il Parlamento, possa valutare l’adozione di un nuovo decreto legge per eventuali modifiche in futuro.
Riforma dell’Accesso alla Facoltà di Medicina: Nuove Regole per Futuri Medici
Un altro provvedimento di rilievo approvato dal Consiglio dei Ministri riguarda la riforma dell’accesso alla facoltà di Medicina, chirurgia, odontoiatria, protesi dentaria e Medicina veterinaria. La riforma prevede l’eliminazione del tradizionale test di ingresso, sostituito da un semestre iniziale ad accesso libero, che fungerà da filtro per i futuri studenti. Questo cambiamento è finalizzato ad aumentare il numero di medici in Italia, con l’obiettivo di aggiungere gradualmente 30.000 posti nei prossimi sette anni, contribuendo così a rafforzare il Sistema Sanitario Nazionale.
La novità principale consiste nel fatto che, dopo il semestre di accesso libero, la selezione avverrà in base al merito: gli studenti dovranno superare esami e ottenere i crediti formativi necessari per entrare in una graduatoria di merito nazionale. Questo sistema consentirà agli studenti di scegliere se continuare gli studi nel medesimo ateneo o trasferirsi in un’altra università, a condizione che ci siano posti disponibili.
Il Semestre Filtro: Una Nuova Modalità di Selezione
Il semestre filtro rappresenta una fase di orientamento e selezione per tutti gli studenti che desiderano accedere alle facoltà di Medicina, e si svolgerà in modo libero, con l’obbligo di acquisire almeno 18 crediti formativi universitari (CFU). Ogni università avrà la possibilità di organizzare la didattica in modalità mista, combinando lezioni in presenza e online, a seconda delle esigenze.
In caso di mancata ammissione al secondo semestre, gli studenti avranno comunque la possibilità di proseguire gli studi in un altro corso di laurea, scelto durante l’iscrizione. Tuttavia, va sottolineato che, durante la fase di applicazione iniziale, questa riforma non riguarderà i corsi di laurea in lingua inglese offerti dalle università italiane e le università non statali.
Con queste due importanti decisioni, il Governo ha fatto un passo significativo sia nel rafforzamento delle politiche migratorie che nel miglioramento del sistema sanitario nazionale. Tuttavia, la piena attuazione di queste misure richiederà monitoraggio continuo e potenziali aggiustamenti per garantirne l’efficacia a lungo termine.