AGGIORNAMENTO
Un violentissimo terremoto ha colpito la Birmania seminando morte e distruzione nel cuore del Sud-Est Asiatico. La scossa principale, di magnitudo 7.7, ha avuto epicentro a soli 16 chilometri a nord-ovest di Sagaing, nel centro del Paese, con una profondità di appena 10 chilometri. Poco dopo, una seconda scossa di magnitudo 6.4 ha aggravato ulteriormente il disastro.
Al momento, il bilancio provvisorio parla di almeno 144 vittime accertate e 732 feriti, ma secondo il Servizio Geologico degli Stati Uniti, il numero delle persone decedute potrebbe salire a migliaia. La distruzione ha colpito duramente anche luoghi di culto: tra le macerie di un monastero crollato a Taungoo e di una moschea distrutta a Mandalay sono stati trovati i corpi senza vita di decine di bambini.
L’onda d’urto del sisma, 300 volte più potente di quello che devastò Amatrice nel 2016, ha scosso anche i Paesi vicini: le forti vibrazioni sono state avvertite in India, Cina, Laos, Bangladesh e Thailandia. A Bangkok, la capitale thailandese, un grattacielo in costruzione è crollato sotto l’impeto del sisma, lasciando decine di persone disperse. Finora, si contano almeno otto vittime solo in questo singolo evento.
Le squadre di soccorso sono al lavoro senza sosta, ma il bilancio continua a peggiorare con il passare delle ore. Il rischio di nuove scosse e il crollo degli edifici già danneggiati rendono ancora più difficili le operazioni di salvataggio. Il mondo guarda con apprensione alla Birmania, mentre la conta delle vittime potrebbe trasformare questo terremoto in una delle peggiori tragedie naturali della regione negli ultimi decenni.
