L’assemblea condominiale è un momento cruciale per la gestione della vita condominiale. Le decisioni prese durante questi incontri regolano aspetti fondamentali, dalla manutenzione degli spazi comuni alla ripartizione delle spese. Ma come funziona esattamente la votazione in assemblea? Scopriamo le regole principali e i quorum necessari per prendere decisioni valide.
Prima di tutto, è essenziale che l’assemblea sia convocata correttamente. L’amministratore di condominio, o in sua assenza un condomino rappresentante, deve inviare la convocazione a tutti i proprietari con un preavviso di almeno 5 giorni (o 10 giorni per raccomandata). Nella convocazione deve essere indicato l’ordine del giorno, che stabilisce quali argomenti verranno discussi e votati.
La validità delle votazioni in assemblea condominiale dipende dal numero di partecipanti e dalla percentuale di millesimi rappresentati. Ecco una sintesi delle principali decisioni e dei relativi quorum richiesti:
- Assemblea Ordinaria (prima convocazione): è necessaria la presenza di almeno la metà dei condomini che rappresentino i due terzi dei millesimi (666,67/1000). Le delibere sono valide con il voto favorevole della maggioranza dei presenti e di almeno la metà dei millesimi rappresentati.
- Assemblea Ordinaria (seconda convocazione): è valida con qualsiasi numero di partecipanti, purché le delibere siano approvate dalla maggioranza dei presenti e da almeno un terzo dei millesimi (333,34/1000).
- Decisioni Straordinarie: ad esempio per lavori di manutenzione straordinaria, sono richiesti quorum più alti: almeno la maggioranza dei condomini e i due terzi dei millesimi totali.
- Innovazioni e Modifiche Strutturali: come l’installazione di ascensori o pannelli fotovoltaici, necessitano del voto favorevole della maggioranza dei presenti che rappresenti almeno la metà dei millesimi.
Ogni condomino ha diritto di voto in base ai millesimi di proprietà indicati nel regolamento condominiale. Chi non può partecipare di persona può delegare un rappresentante. La delega deve essere scritta e specificare il nome del delegato, che può rappresentare un massimo di un terzo dei condomini.
Le decisioni sono approvate quando si raggiungono sia la maggioranza numerica (numero di partecipanti favorevoli) sia quella dei millesimi (percentuale di proprietà che rappresentano). Ad esempio, se in assemblea ci sono 10 condomini con un totale di 300 millesimi, una decisione sarà valida solo se approvata da almeno 6 condomini che possiedano più di 150 millesimi.
Le delibere approvate secondo le regole sono vincolanti per tutti i condomini, anche per chi non ha partecipato o ha votato contro. Tuttavia, chi ritiene che una decisione sia stata presa in modo irregolare può impugnarla entro 30 giorni dalla data dell’assemblea (o dalla ricezione del verbale, se assente).
Partecipare all’assemblea condominiale e comprendere il funzionamento delle votazioni è essenziale per tutelare i propri diritti e garantire una gestione trasparente degli spazi comuni. Conoscere i quorum necessari e il proprio peso millesimale aiuta a prendere parte attivamente alle decisioni che influenzano la vita condominiale.