21 Gennaio 2025, martedì
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Francia, Governo Barnier sfiduciato: Macron atteso in TV per annunciare il successore

Il primo ministro francese, Michel Barnier, ha rassegnato ufficialmente le dimissioni questa mattina all’Eliseo, dopo essere stato sfiduciato ieri sera dall’Assemblée Nationale. La sfiducia, votata da una larga maggioranza di 331 deputati, ha decretato la fine di un governo durato appena tre mesi, un record negativo nella Quinta Repubblica francese.

Il presidente Emmanuel Macron, rientrato ieri sera da una visita di stato in Arabia Saudita, si rivolgerà ai cittadini francesi questa sera, alle 20:00, per affrontare la crisi politica e annunciare il nome del nuovo primo ministro. Le indiscrezioni indicano che il successore di Barnier potrebbe essere nominato già nelle prossime ore.

Secondo fonti vicine all’Eliseo, Macron punta a scegliere una figura capace di ottenere una “non sfiducia” da parte dell’Assemblée Nationale, garantendo così una maggiore stabilità al governo. Tra i nomi più discussi figurano François Bayrou, presidente del MoDem, Sébastien Lecornu, ministro della Difesa con buoni rapporti con l’opposizione di Marine Le Pen, e Bernard Cazeneuve, ex premier socialista. Altri candidati includono Xavier Bertrand e François Baroin dei Républicains e il ministro dell’Interno Bruno Retailleau.

La mozione di sfiducia è stata sostenuta da La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, che continua a chiedere le dimissioni di Macron e nuove elezioni presidenziali. Al contrario, Marine Le Pen, leader del Rassemblement National (RN), ha dichiarato che il suo partito “lascerà lavorare” il prossimo primo ministro per costruire una manovra finanziaria condivisa. Tuttavia, Le Pen ha subito critiche per aver appoggiato la sfiducia, con i Républicains che la accusano di promuovere instabilità politica per motivi personali.

Laurent Wauquiez, capogruppo dei Républicains all’Assemblée Nationale, ha assicurato che il suo partito non farà cadere il prossimo governo. Sebbene i Républicains non prevedano di partecipare direttamente al nuovo esecutivo, Wauquiez ha posto tre condizioni fondamentali per collaborare: riduzione degli sprechi pubblici, promozione del lavoro e rafforzamento della sicurezza.

Wauquiez ha inoltre criticato duramente Marine Le Pen, definendo la sua strategia “distruttiva” e incentrata unicamente sul proprio tornaconto politico, a scapito della stabilità del Paese.

Nonostante la crisi politica, la Borsa di Parigi ha reagito positivamente, con l’indice CAC 40 che registra un aumento dello 0,6%, in linea con le altre piazze europee. Gli analisti attribuiscono questa fiducia alla prospettiva di una rapida soluzione politica che consenta al prossimo governo di approvare il bilancio per il 2025.

I titoli di Stato francesi hanno mostrato poca volatilità. Lo spread tra l’OAT francese a dieci anni e il Bund tedesco è sceso a 80 punti base, mentre il rendimento del decennale francese è calato al 2,89%.

La Francia si trova nuovamente di fronte a una complessa crisi politica, con Macron che deve affrontare il difficile compito di nominare un nuovo primo ministro capace di mantenere la fiducia di un parlamento frammentato. Il discorso del presidente atteso per questa sera potrebbe rappresentare un momento cruciale per definire la rotta politica ed economica del Paese nei mesi a venire.

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