Il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato è una garanzia normativa che tutela alcuni lavoratori, offrendo loro una corsia preferenziale nell’accesso a contratti stabili. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa misura e su come esercitarla.
Questa tutela si applica a specifiche categorie di lavoratori:
- Lavoratori a termine: Chi ha lavorato per almeno sei mesi presso la stessa azienda con contratti a tempo determinato ha diritto alla precedenza nelle assunzioni per posizioni a tempo indeterminato compatibili con le mansioni svolte.
- Lavoratori stagionali: Coloro che hanno completato un contratto stagionale possono esercitare il diritto di precedenza per future assunzioni stagionali o permanenti presso lo stesso datore di lavoro.
- Dipendenti coinvolti in licenziamenti collettivi: Se l’azienda avvia nuove assunzioni entro sei mesi dal licenziamento, i lavoratori licenziati per motivi economici o organizzativi hanno diritto di precedenza.
Per far valere il diritto di precedenza, il lavoratore deve rispettare alcune procedure:
- Inviare una richiesta scritta al datore di lavoro entro 3 mesi dalla fine del contratto (o entro 1 anno per i lavoratori stagionali).
- La dichiarazione deve contenere l’esplicita volontà di esercitare il diritto per eventuali assunzioni future.
Il diritto rimane valido per un anno dalla cessazione del contratto, ma decade se non viene formalizzato nei termini indicati.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di rispettare la precedenza nei casi previsti dalla legge. Prima di procedere con nuove assunzioni, deve verificare l’elenco dei lavoratori aventi diritto. Questo vincolo si applica esclusivamente per posizioni relative alle mansioni già svolte dai lavoratori interessati.
Il diritto di precedenza non si applica automaticamente in tutte le situazioni. Ecco alcuni limiti:
- Non è valido per contratti diversi da quelli a tempo indeterminato.
- Non si applica ai lavoratori il cui contratto è stato interrotto per giusta causa.
- Se l’azienda ha cessato o ridimensionato strutturalmente la propria attività, il diritto non può essere invocato.
Se il datore di lavoro viola il diritto di precedenza, il lavoratore può:
- Rivolgersi al giudice del lavoro per richiedere il risarcimento del danno.
- In alcuni casi, ottenere il riconoscimento dell’assunzione.
È fondamentale conservare documentazione relativa alla richiesta di precedenza e alle condizioni di lavoro precedenti.
Questa tutela è particolarmente rilevante per i lavoratori precari o stagionali, poiché offre loro una concreta opportunità di stabilità lavorativa. Inoltre, permette alle aziende di valorizzare il personale già formato e con esperienza interna.
Il diritto di precedenza rappresenta uno strumento fondamentale per promuovere la stabilità occupazionale e garantire equità nei processi di assunzione. Conoscere i propri diritti e rispettare le tempistiche è essenziale per esercitarlo con successo, mentre i datori di lavoro devono attenersi scrupolosamente alle normative per evitare sanzioni o contenziosi.