9 Maggio 2024, giovedì
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Ministro Sangiuliano su Pietro Golia: Cultura e Sviluppo

A cura di Alfredo Mariani e Ionela Polinciuc

La seconda edizione per un uomo che ha segnato profondamente la storia culturale della nostra città, un individuo che ha saputo incarnare la lealtà e la sincerità in ogni sua azione. Parliamo di Pietro Golia, una figura iconica che ha saputo andare spesso controcorrente, ma sempre guidato da un’intensa passione per la conoscenza e per la diffusione della cultura. È attraverso gli occhi e le parole del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che possiamo gettare uno sguardo più profondo su questa straordinaria personalità e sul suo impatto indelebile sulla nostra società. Nell’intervista che segue, il Ministro condivide le sue riflessioni su Pietro Golia e sull’importanza vitale della cultura come elemento di sviluppo e benessere per ciascun individuo e per la nostra comunità nel suo insieme.

Seconda edizione per un uomo che ha dato molto a questa città e andava spesso contro corrente. Ma un uomo leale, sincero.
Io ho conosciuto Pietro Golia. È una figura straordinaria. Un vero e proprio intellettuale del ‘900. Uno scopritore di autori di letteratura, di saggistica. Capace di trasferire a noi giovani autori e pensieri che in quell’epoca non erano tanto diffusi. Io mi ricordo quando mi sono avvicinata a Mircea Eliade, a Cioran, a Ionescu oppure a Gaetano Mosca e tantissimi altri autori attraverso la mediazione di Pietro Golia, che faceva riviste, faceva libri, faceva convegni, faceva la radio. Insomma, tutto quanto era un coacervo di cultura.
Ministro, è vero che Dostoevskij diceva che la bellezza salverà il mondo, ma la cultura, salverà il mondo?
La cultura è un grande alimento dello spirito di ciascuno di noi. Chi pratica cultura sta meglio, sta bene. E poi per il nostro mezzogiorno, la cultura è un grande fattore di sviluppo socio economico

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