19 Aprile 2024, venerdì
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La commercializzazione di insetti a scopo alimentare

A cura di Ionela Polinciuc

Dopo l’ok alla commercializzazione di farine di insetti da parte dell’Ue nei mesi scorsi, le stime parlano di un maggior impiego di insetti come ingredienti nei prodotti alimentari nel breve periodo. Ma anche di crescita di consumo. Sul fronte del mercato si parla di una crescita di 180 volte a partire dal 2019 fino al 2025

Ebbene, al riguardo, riportiamo integralmente il comunicato stampa della Coldiretti Calabria.

” Coldiretti Calabria: etichetta insetti per conoscere ed evitarli e la candidatura della cucina
italiana a patrimonio Unesco la risposta dell’Italia che gioca all’attacco a difesa del suo cibo e
delle tradizioni
La commercializzazione di insetti a scopo alimentare – informa Coldiretti Calabria – è resa possibile
in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che
permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da
paesi terzi. L’indicazione della presenza di farine di insetti con grande evidenza nelle etichette è
importante per garantire la libertà di scelta della maggioranza degli italiani che vogliono evitarli ma
anche per tutelare la salute di quanti sono sensibili ai rischi di reazioni allergiche che sono stati
evidenziate dall’Autorità Alimentare Europea (EFSA). E’ quanto afferma la Coldiretti nel
commentare la firma dei 4 decreti nazionali dopo il via libera dell’Ue all’uso di larve del verme
della farina minore, grillo domestico, larva gialla della farina e cavallette in una serie di alimenti
come pane, panini, cracker, grissini, barrette ai cereali, nei prodotti a base di pasta, pizza o
cioccolato ma anche nei preparati a base di carne, di prodotti sostitutivi della carne e nelle minestre.
Ecco allora – continua Coldiretti – che la candidatura della cucina italiana a patrimonio
dell’umanità è la risposta a chi vuole imporre una dieta globale fondata su insetti e cibi sintetici
senza alcun legame con il territorio, l’agricoltura locale, le tradizioni e la cultura. La candidatura
della pratica della cucina italiana per l’iscrizione nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali
immateriali dell’umanita’ dell’Unesco decisa dal Governo su proposta dei ministri dell’Agricoltura e
Sovranita’ alimentare Francesco Lollobrigida e della Cultura Gennaro Sangiuliano è un immediato,
efficace e positivo riscontro per la difesa del cibo italiano e delle tradizioni poiché la cucina
rappresenta una straordinaria leva di promozione del Made in Italy alimentare nel mondo
“Il Villaggio Coldiretti di Cosenza visitato da circa 300mila persone – commenta Aceto presidente
di Coldiretti Calabria – è stata una grande occasione per far conoscere la biodiversità e la
sostenibilità dell’agricoltura italiana e di quella calabrese in particolare, un modello basato sulla
distintività e la qualità del made in Italy agroalimentare. La battaglia – conclude Aceto – prosegue
per evitare la deriva del cibo sintetico”.

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