18 Aprile 2024, giovedì
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Per insegnare bisogna comprendere, motivare e appassionare

A cura di Di Mambro Dolores Docente/Pedagogista

Gli insegnanti hanno vissuto alcuni anni della loro carriera a dura prova, causa della pandemia e dei notevoli cambiamenti che essa ha imposto su di loro, per continuare a svolger un servizio adeguato a garantire l’istruzione e l’educazione per la tutela al diritto allo studio dei propri allievi.

Alla difficoltà intrinseca di questo mestiere si aggiunge il cambiamento culturale che ha determinato la riduzione del rispetto del principio autorevole, così che la riduzione del prestigio sociale.

Sempre più spesso ascoltiamo notizie di cronaca, immagini di aggressioni fisiche e verbali, intimidazioni nei confronti dei docenti e dell’Istruzione scolastica in generale. Spesso il lavoro degli insegnanti si svolge in contesti sociali particolarmente complessi, dove gli adolescenti vivono situazioni di disagio,violenta e deprivazione socio-culturale. Fondamentale un patto etico con i genitori degli alunni per il loro coinvolgimento nel processo di prevenzione, come valore educativo.

Il lavoro dei docenti rientra tra quei lavori che Sigmund Freud considerava mestieri impossibili, governare educare e psicanalizzare. Un lavoro delicato, ma tra i più importanti al mondo. Ogni insegnante dovrebbe possedere competenze disciplinari psicopedagogiche, metodologiche-didattiche e relazionali, tenendo ben chiaro l’importanza del proprio ruolo e l’influenza che può avere sulla mente di un ragazzo in via di sviluppo, in cerca di approvazione della propria identità.

Insegnare per il solo bisogno economico senza amare appassionatamente il proprio lavoro, trasforma il proprio impiego ad un processo meccanico senza alcun amore non è piacevole né per il docente stesso né per gli alunni. La funzione del docente realizza il processo di insegnamento-apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale civile, sulla base di obiettivi e finalità previste dagli ordinamenti scolastici nel quale il ruolo del docente non è solo insegnare e trasmettere, ma prima di tutto essere.

Trasmettitore d’amore e passione piuttosto che di solo informazioni, un compito che il docente deve affrontare ognigiorno con dedizione e coraggio, guidando l’alunno con le sue esperienze e con la sua cultura non solo nell’acquisizione di nozioni, ma mediante qualità irrinunciabili ed essenziali quali pazienza, senso dell’umorismo ed empatia, sollecitando in loro curiosità ed entusiasmo. 

Risulta fondamentale avere una buona capacità di comunicazione con i propri allievi, invitando loro a relazionarsi per evitare stigmatizzazioni culturali, creando ambienti in grado di sviluppare capacità socio-emotive e di risoluzione di conflitti. Elementi da coltivare anche in classe come qualità del docente e come atteggiamenti da indurre tra gli alunni riguardano l’autostima, volontà, fiducia e positività.

Uno strumento importante che può aiutare il docente a rapportarsi con i propri alunni è “l’empatia”, e mediante l’ausilio di unacorretta comunicazione si costituisce il veicolo previlegiato dell’apprendimento. L’empatia gioca un ruolo fondamentale per instaurare un clima di fiducia, per il benessere a scuola, ma soprattutto per le relazioni che si creano tra docenti e studenti e tra colleghi stessi.

L’imperativo categorico per ogni docente è stimolare sempre la motivazione all’apprendimento, facendo sperimentare il gusto di scoprire nuove conoscenze. 

Un buon insegnante necessariamente dev’essere coinvolto nell’apprendimento dei suoi studenti e al tempo stesso si dimostrerà determinato e rigoroso. 

Quando l’alunno non è abbastanza motivato, si rischia di lasciare il campo alla demotivazione, allo stress delle aspettative percepite troppo alte rispetto alle proprie capacità. Doveroso da parte deldocente rimboccarsi le maniche per supportare l’acquisizione di sicurezza nelle potenzialità degli alunni, per aiutarli a comprendere che suddette capacità non sono qualità fisse, ma altresì mutabili in continuo sviluppo.

La scuola per assolvere il suo compito ha bisogno di contenuti e metodi d’insegnamento che sappiano coinvolgere e motivare, inmodo che le discipline di riferimento diventino anche per l’alunno un riferimento stesso, perché la gioia di imparare nasce quando c’è un docente che esprime la gioia di insegnare.

“I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere”. Plutarco

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