20 Aprile 2024, sabato
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FAVOLE DI OGNI GIORNO

Del bel libro di Giampiero Pierotti due sono le cose che colpiscono: il titolo, poiché la favola ha un alto valore educativo che si perpetua anche nell’adulto e poi quelle maschere, bellissime, enigmatiche, col rosso passionale, nero sinuoso e volto virginiale, che ci trasportano – perché no? – verso Pirandello, grande scrittore siciliano capace di analizzare le doppiezze con tutti quei  meccanismi psicologici in cui l’essere umano, nevrotico, è vittima della condizione  borghese, e che difficilmente si libera. Noi pensiamo che la felicità si possa raggiungere col benessere sociale, lo status…, i valori sono altri, e qui, collegandomi all’aspetto favolistico, cito Gianni Rodari:”La fiaba serve soprattutto alla formazione della mente, aperta in tutte le direzioni possibili”. 

Grandi scrittori sono stati Perrault, I fratelli Grimm, Cristian Andersen, ove è facile contrapporre la vena crudele ma anche l’introspezione.  Le ‘fabule’ di natura migratoria viaggiano nel tempo e nello spazio attraverso secoli e continenti, ma anche livelli sociali. Spesso i destini dell’uomo vengono presentati in chiave magica e racchiudono innumerevoli sfaccettature,  fornendo istruzioni per vivere. E la morale è che nascendo dal popolo esse rispecchiano la realtà del mondo che, soprattutto per i più deboli, è spesso ingiusta. 

Citando nel volumetto le illustrazioni di Fremura, qual esponente degnissimo, Pierotti mi racconta che inizialmente sulla copertina voleva mettere gli animali, la scelta poi è caduta diversamente e, francamente, è un bel risultato. Secondo me egli animando il falco, il pollo, corvo, gallo, pappagallo, pavone è riuscito perfettamente ad entrar nel linguaggio dei pennuti, animali parlanti, sensibili, battaglieri, intellettuali a modo loro che, imperterriti, proseguono nel cammino  verso la giustizia. E, dal momento che non siamo in tribunale, domandiamoci se quest’ultima fa il paio con la verità. 

Il lato umano. Eccolo, vien fuori prepotente, in maniera schietta, come del resto è l’amico Pierotti, e ben si accompagna a quello splendido puledro, purosangue, che grazie alla conoscenza fortuita con un asino – quest’ultimo gli cede il potere d’abbeverarsi per primo – gli propone di farla finita d’essere ‘brocco’, d’entrare nella  sua scuderia e di rifarsi il look. “Troverai un luogo elegante, ed  una buona organizzazione lavorerà per te…e..” Un ‘e’ che terminò a metà mentre il buon asinello riflettendo sui lavori nei campi da ultimare….”Bisogna conoscere i nostri limiti, dai voi è tutt’immagine ed io non sono molto fotogenico. Quanto alla correttezza, sento troppa aria falsa nelle vostre partenze ed arrivi e quindi ti lascio trofei, coppe e lotterie, preferendo l’amato lavoro seppur a testa bassa. Sono un animale da soma e  ne sono fiero, e la mia  virtù – mi viene L’uomo, la bestia, la virtù – vale più delle tue  mille medaglie e distintivi che ti porti appresso, in quanto la vera ricchezza è il mio operato sulla madre terra.”

Questo  toscano della provincia di Pisa nel  mentre mi racconta della sua prossima avventura “di parola” …”E’ dall’ 85 che scrivo favole, tutto nacque da un evento negativo e quindi misi penna su carta. Sono andato e vado tuttora nelle radio pisane e non solo, anche in altre regioni, a leggere le mie favole, riuscendo a creare anche effetti speciali con i miei dischetti. Sono stato chiamato alla Rai, all’estero, da Radio Melody, Buenos Aires, Argentina…e tutto è anche on-line: settimanalmente vengono fatte traduzioni in spagnolo, inglese, francese. Ho lavorato anche con la Dante Alighieri di Cordoba in un rapporto interdisciplinare tra alunni ed insegnanti e ringrazio di cuore questo progetto voluto dal “Circolo Toscano di Cordoba” e la responsabile Mariela Manzoli. 

Prosegue l’ex muratore…” Questo libro, ritenuto un progetto importante per la lingua italiana nella città di Rodeio in Brasile, ha coinvolto due scuole e ottocento ragazzi traendo buone ispirazioni dalle mie storie tanto che la Regione – e quindi non solo questa – si è interessata, il sindaco si è complimentato, hanno fatto un video, ed un abbraccio lo mando a Laura Frainer Scoz – la famiglia è del Trentino – insegnante nonché ideatrice di tutto. 

E l’Italia ti chiama?

Come no! Alla scuola elementare di Pisa vado regolarmente, alla Fibonacci che è una media hanno fatto  un lavoro teatrale :“A modo nostro le morali non dette”. Guarda che il mio rapporto con loro è continuativo…ovvia, ci devi credere, come devi credere che tutti gli alunni hanno fatto oltre novemila disegni sul tema!”

Perché fai questo?

Perché mi piace, è una passione, è bello, si tocca l’etica delle cose attraverso lo stimolo dell’osservazione soprattutto verso i problemi della società. Io ‘animo’ la penna, il libro…

Qualcuno prima di lui, il Collodi, da un ciocco di legno, creò la fiaba universale.

Ovvia Carla, mica mi vorrai  paragonare a Lorenzini, al Collodi…”

Senti Giampiero, a me piace come scrivi e tu lo sai che non sono tipa da troppi salamelecchi. Facevi il muratore, giusto? Orbene  la tua calce  adesso cementa muri di parole.

Carla Cavicchini

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