A cura di Luigi Rubino
Lavoratori in piazza a Napoli: “ No alla manovra del governo Meloni. La CGIL: “Bisogna intervenire presto su salari, pensioni e …Mezzogiorno”
Sono più o meno 2 mila i manifestanti che hanno partecipato alla sciopero generale indetto dalla Cgil Campania a Napoli. Moltissimi i rappresentati di diverse fabbriche della regione che con bandiere e striscioni hanno raggiunto piazza del Plebiscito, dove a pochi passi dall’ingresso della Prefettura hanno preso la parola esponenti dei vari comparti produttivi; a partire dal settore metalmeccanico, per proseguire con il terzo settore, la Sanità, la Fillea Campania, insieme ai massimi esponenti regionali della CGIL.
“ Questa era la risposta che volevamo. Ci sono state adesioni dell’80% nei trasporti, nella scuola e nella Sanità privata. Le misure del governo sono inique e non rispondono ai bisogni delle famiglie e a quelli dei pensionati – ha detto il segretario regionaleCGIL, Nicola Ricci – che ha auspicato interventi urgenti da fare per aumentare il potere d’acquisto e per fermare l’inflazione. Questa manovra non ci piace. – ha precisato Ricci. Viviamo sulle misure decise dal governo Draghi. Bisogna intervenire sui salari,sulle pensioni e ragionare su fisco, equità e Mezzogiorno.”
“Noi pensiamo che questa manovra, sia sbagliata come quella dell’anno scorso del governo Draghi e non risponde alle esigenze di questo Paese, di coloro che lavorano e di altri che hanno bisogno di lavorare. Bisognava diminuire il precariato, il fisco del 5%. Invece nulla si è fatto e a pagare le conseguenze saranno i lavoratori – ha aggiunto l’ex segretaria regionale Fiom e componente della segreteria nazionale Cgil – Francesca Re David.