Teatro delle Donne contro la violenza sulle donne
A Villa Vogel (Firenze) – 12 repliche dello spettacolo dal raccontodella scrittrice e poetessa algerina Assia Djebar
12 spettatori a sera, palco trasformato in tenda nel deserto
Da mercoledì 30 novembre a domenica 11 dicembre 2022 – ore 20,30
Limonaia di Villa Vogel – via delle Torri, 23 – Firenze
Teatro delle Donne
LA DONNA FATTA A PEZZI
Dal racconto di Assia Djebar nella raccolta “Nel cuore della notte algerina”
Testo e regia Filippo Renda
Aiuto regia Martina Vianovi
Con ANTONIO FAZZINI
Uno degli spettacoli più apprezzati del Teatro delle Donne, proposto per ben 12 serate in una versione particolare e coinvolgente – una dozzina di spettatori intorno al palco – per ribadire e gridare quello che il Teatro delle Donne sostiene da anni, tutto l’anno: la violenza sulle donne è un abominio ripugnante e intollerabile.
“La donna fatta a pezzi” è lo spettacolo in scena da mercoledì 30 novembre a domenica 11 dicembre alla Limonaia di Villa Vogel a Firenze. Inizio ore 20,30, biglietto 7 euro. Visto il particolare allestimento – ogni serata, come detto, può ospitare pochi spettatori – è consigliato l’acquisto del biglietto in prevendita sul sito ufficiale www.teatrodelledonne.com (tel. 0552776393 – teatro.donne@libero.it) o su www.ticketone.it. Prenotazioni tel. 0552776393 – teatro.donne@libero.it.
Scritto e diretto da Filippo Renda per l’attore Antonio Fazzini, “La donna fatta a pezzi” narra una storia realmente accaduta e magnificamente raccontata dalla scrittrice e poetessa Assia Djebar nella raccolta “Nel cuore della notte algerina”.
In un’Algeria devastata dalla guerra civile, una giovane insegnante viene giustiziata. La sua colpa? Avere insegnato in francese, lingua del colonialismo, storie “ritenute oscene”, ossia “Le mille e una notte”.
La narrazione prende spunto dall’omonima novella in cui Shahrazad racconta la storia di una giovane donna senza nome che sarà uccisa dal marito ebbro di una gelosia innescata da un equivoco. Ma, nel perfetto stile delle “Mille e una notte”, l’oggetto della narrazione diviene a sua volta voce narrante, in un susseguirsi di scatole cinesi, un dipanarsi articolato e avvincente di racconto nel racconto.
L’autrice algerina, attraverso la sua scrittura superba, travolgente, poetica, ci porta per mano dalla Baghdad del mito, pervasa di erotismo e di profumi, all’Algeria dei giorni nostri dove, non solo l’ignoranza non riconosce il valore del testo per eccellenza emblematico del mondo islamico, “Le mille e una notte”, ma addirittura tradisce “un hadith, una raccomandazione del Profeta, che recita: Cerca il sapere, foss’anche in Cina!”.
L’attualità del pensiero di Assia Djebar, la sua ricchezza, ci forniscono ancora oggi spunti per riflettere, per cercare di capire, per non arrenderci all’ignoranza che è madre di ogni intolleranza, di ogni violenza e matrigna della tolleranza e della civiltà.
Oltre venti anni sono passati dalla scrittura del racconto “La donna fatta a pezzi”. Ma l’attualità profetica, vorremmo dire, del pensiero di Assia Djebar, la sua ricchezza, ci fornisce ancora oggi spunti per riflettere, per cercare di capire, per non arrenderci all’ignoranza che è madre di ogni intolleranza, di ogni violenza e matrigna della tolleranza e della civiltà.
Le iniziative del Teatro delle Donne per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne continueranno nelle prossime settimane: oltre 30 appuntamenti in teatri, scuole, biblioteche e altri spazi: www.teatrodelledonne.com. Nell’ambito dell’Autunno Fiorentino promosso dal Comune di Firenze.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente.