Italia e Turchia sono unite nella condanna dell’invasione russa e nel sostegno a Kiev”. È questo il punto di caduta raggiunto dal governo di Mario Draghi nella visita in Turchia, dopo il colloquio con Erdogan.
Nel frattempo si stempera il confronto con il Movimento 5 stelle sull’invio delle armi. Il presidente del M5s, nel suo colloquio con Draghi, ha puntato, infatti, soprattutto su temi sociali.
Resta, comunque, l’incognita di un possibile stop del gas russo a cui l’Esecutivo intende ovviare completando le riserve necessarie per l’inverno, cercando nuove fonti energetiche.
Sono, in ogni caso, ad oggi, 14.455 i profughi provenienti dall’Ucraina accolti dai CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) e dalla rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), che rientrano nelle competenze del ministero dell’Interno, secondo quanto ha reso noto la ministra Luciana Lamorgese rispondendo al question time alla Camera.
Per quanto concerne i CAS, ha spiegato Lamorgese, “alla data di ieri risultano accolti 12.550 profughi ucraini”.
I CAS attivi sul territorio, dall’inizio dell’emergenza, sono aumentati di 986 strutture per un totale di 7.905 posti in più rispetto a quelli già esistenti. Per quanto riguarda la rete SAI, invece, “al primo luglio scorso risultano accolti 1.905 profughi”.
E anche in questo caso è stata aumentata la capacità di accoglienza attraverso il finanziamento e la realizzazione di 7.000 nuovi posti.