26 Aprile 2024, venerdì
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Matrimonio e tradimento: Risponde il Giudice Angelo Turco

A cura di Ionela Polinciuc

Un tema abbastanza spinoso che ha a che vedere con la vita di coppia è quello relativo alle conseguenze legali del tradimento nel matrimonio. Dal momento in cui due persone decidono di unirsi in matrimonio, subentrano tutta una serie di obblighi reciproci tra cui quello di restare fedeli, fisicamente e moralmente, l’uno all’altro. Cosa succede quando si viene meno a questo obbligo matrimoniale e quali sono le conseguenze da un punto di vista legale? Abbiamo intervistato il Giudice Angelo Turco, per cercare di capire meglio una serie di responsabilità che scaturiscono al momento in cui si contrae matrimonio, quando si può parlare di infedeltà coniugale, di cosa tratta la nuova legge che disciplina il tradimento.

Giudice come si può dimostrare un tradimento?
Il matrimonio è un vero e proprio accordo stipulato tra due persone che dichiarano davanti alla legge la propria volontà di vivere il resto della propria vita assieme. Dimostrare il tradimento è una parte difficile del rapporto coniugale, ma a volte può essere anche molto semplice, perché basta la scoperta in flagranza di un rapporto, di un incontro. Quindi, è facile dimostrare che c’è stato questo tradimento. Risulta più difficile se il cosiddetto tradimento parte da presunzioni, da cosiddette contestazioni, da diniego e così via. Li, quello che si ritiene offeso, non intende proseguire nel rapporto dovrà poi dimostrare l’effettività delle sue ragioni, delle sue pretese. Quindi sarà un po’ più difficile portare avanti in un giudizio.

Assumere un investigatore privato, potrebbe essere una soluzione per dimostrare il tradimento davanti al Giudice?
Se non ci sono problemi economici, senz’altro. Oggi come oggi, assumere un investigatore privato è una spesa non indifferente. Le prove che vengono portate da un investigatore privato sono: video, documenti fotografici, che ovviamente devono rispettare la privacy ma in sede giudiziaria possono essere visionati.

Se il coniuge tradisce, può essere cacciato di casa?
Prima di tutto bisogna vedere se ci sono minori, se ci sono figli oppure no. Nell’ipotesi del tradimento con figli, in genere è difficile mandare via dall’abitazione coniugale la donna. La legge tutela la madre con i figli per garantire loro un tetto. Poi bisogna vedere se la proprietà della casa è del tradito o del traditore. Se la casa è di colui che tradisce ed è di proprietà sua, non puoi cacciarlo di certo di casa. Nel caso contrario che la casa sia di entrambi, dovrà essere il Giudice a decidere, sempre se ci siano oppure no figli minori. Nel momento in cui ci sono figli minori, difficilmente il Giudice potrebbe dare l’allontanamento. Perché metterebbe in una strada una famiglia. 

Basta essere stati traditi per essere risarciti?
Prima di richiedere il risarcimento morale ed economico al coniuge che è venuto meno all’obbligo di fedeltà, bisogna che vengano verificate tutta una serie di condizioni. Il tradimento, infatti, provoca obblighi di risarcimento solo nel caso in cui, a questo, sia imputabile la causa dello scioglimento del matrimonio. Vi sono infatti casi in cui il tradimento è solo la conseguenza di una crisi coniugale che dura da tempo. Si pensi a tutte quelle situazioni in cui i due coniugi non riescono più a trovare un accordo e vivono male la vita di coppia oppure quando uno dei due maltratta fisicamente o psicologicamente l’altro. A tal proposito, la legge è in continuo cambiamento. Nel 2019 è stata emanata una nuova ordinanza, la 6598. Riassumendo il testo della norma si evince che per essere risarcita la parte lesa deve dimostrare in sede legale che l’atto del tradimento è stata la causa della rottura del legame e che questo ha fatto venir meno una serie di diritti fondamentali tra i quali la dignità o la salute.  

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