30 Aprile 2024, martedì
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” Violenza donne, On. Ascari” A C’è posta per te” la normalizzazione della violenza psicologica. Interrogazione alla Presidenza del Consiglio

A cura di Ionela Polinciuc

Violenza verso le donne. Un fenomeno sempre in crescita e drammaticamente diffuso in tutte le sue forme: fisica, psicologica, economica, sessuale e spirituale.

L’obiettivo è sempre lo stesso, ridurre la vittima in uno stato di dipendenza tale per cui si nega la sua identità. La donna che è vittima di violenza si sente sola, colpevole, prova vergogna, teme di non essere creduta e di essere giudicata. Per questo è ancora più difficile che riesca a chiedere aiuto.

Si tratta di una vera e propria tortura ed è proprio quello che è successo il 7 gennaio nella puntata della trasmissione televisiva ” C’è posta per te”. Una storia traumatica di maschilismo e violenza psicologica tra Stefano e Valentina. Si rimane increduli, proprio perché invece di mettere fine a questa violenza cosi potente, lo scopo era quello di riconciliare la coppia, salvando ancora la relazione.

Al riguardo, riportiamo integralmente il comunicato stampa dell’Onorevole Stefania Ascari.

“Nella puntata della trasmissione televisiva “C’è Posta per te” di sabato 7 gennaio è stata raccontata la storia di una relazione intrisa di maschilismo e violenza psicologica tra un uomo e una donna, Stefano e Valentina, sottovalutando i comportamenti molesti e vessatori avuti dal marito e presentandoli come frutto di una normale conflittualità di coppia. 

Anziché porre fine allo scenario di violenza, l’obiettivo della trasmissione, poi raggiunto, è stato quello di riunire la coppia in nome di un amore che supera le difficoltà.

Normalizzare e sottovalutare la violenza è di per sé un fatto pericoloso e grave. Diventa gravissimo quando è compiuto in diretta televisiva dinanzi a circa 5 milioni di telespettatori. 

Le notizie di cronaca parlano chiaro: nel 2022 sono state uccise 124 donne. Ogni tre giorni contiamo una vittima.

I media e la televisione hanno la responsabilità di non promuovere esempi negativi e di avviare il cambiamento culturale necessario a sradicare gli stereotipi, i pregiudizi e la cultura del possesso.

Se intendiamo contrastare seriamente la violenza maschile sulle donne, non c’è altra strada.

Provvederò a depositare immediatamente un’interrogazione alla Presidenza del Consiglio.

Così Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 Stelle.

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