Entro l’8 febbraio, pena disattivazione dell’account, gli utenti dovranno perentoriamente accettare l’aggiornamento dei dati sulla privacy e la sicurezza di Whatsapp : un messaggio che ha spiazzato molti utenti, che in quell’avviso hanno letto un potenziale pericolo per la sicurezza dei propri dati. Questa mossa ha però inciso negativamente sui download dell’app :nella sola prima settimana del 2021 WhatsApp è stata scaricata da 10,5 milioni di utenti, un calo dell’11% rispetto alla settimana precedente: nello stesso periodo in 7,2 milioni hanno scaricato Telegram. Ma la app emergente a sorpresa è stata Signal che ha visto un’impennata talmente forte e improvvisa da mandare in tilt il sistema di notifiche dell’invio dei codici di verifica. Sia Telegram che Signal si differenziano per una maggiore sicurezza per la privacy, a partire dalle chat criptate: Signal in particolare utilizza una diversa e più sicura gestione dei dati sensibili, come data e ora di invio dei messaggi, i numeri di telefono del mittente e del destinatario e la loro localizzazione. Non una migrazione di massa sui grandi numeri, ma comunque un campanello d’allarme per la galassia Zuckerberg. Per gli utenti italiani ed europei, dunque, non cambierà nulla: se da un lato è vero che non accettare i nuovi termini significa non poter usare più WhatsApp, è anche vero che l’aggiornamento non dovrebbe influire in alcun modo sull’utilizzo della app in Europa, per via delle leggi europee sulla privacy regolamentate dal GDPR (valido anche nel Regno Unito).