Giuseppe De Donno, 53 anni, è il direttore della Pneumologia e dell’Unità di Terapia intensiva respiratoria all’ospedale Carlo Poma di Mantova che da inizio aprile – per lottare contro il coronavirus – sperimenta il plasma iperimmune. Tradotto: tratta i pazienti con il sangue dei contagiati che sono guariti. I numeri della sperimentazione non sono ancora enormi, circa un centinaio, ma nell’ultimo mese l’ospedale non ha avuto decessi tra le persone trattate: solo pazienti migliorati o stabilizzati.
L’idea di usare il plasma, peraltro sostenuta anche da Giulio Tarro, è partita da De Donno e Salvatora Casari, direttore di Malattie Infettive a Mantova, poi i protocollo è stato messo a punto da Cesare Perotti e Massimo Franchini, direttori di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale a Pavia e Mantova.