Con concretezza, solidità e un pizzico di brillantezza, la Roma archivia il Verona con un essenziale 1-0 e si rilancia nella corsa europea. Il gol di Eldor Shomurodov dopo appena quattro minuti regala tre punti d’oro ai giallorossi, ora appaiati al Bologna a quota 57 e a sole due lunghezze dalla zona Champions. Il protagonista della serata è però Matías Soulé: autore dell’assist decisivo, uomo ovunque sulla trequarti, applaudito a scena aperta dall’Olimpico al momento della sostituzione.
Il successo maturato nella 33ª giornata di Serie A certifica il momento d’oro della squadra di Claudio Ranieri, che resta imbattuta nel 2025 e allunga a 17 la striscia positiva in campionato: un filotto composto da 12 vittorie e 5 pareggi. Una rinascita quasi clamorosa, se si pensa alla disastrosa prima parte di stagione che aveva portato agli esoneri di De Rossi e Juric. Ma la mano di Ranieri ha cambiato tutto: mentalità, equilibrio, risultati. E ora l’Europa non è più un miraggio, anzi…
La partita: poco spettacolo, massima resa
Pur senza entusiasmare, la Roma ottiene il massimo col minimo sforzo. Dopo due pareggi consecutivi contro Juventus e Lazio, serviva tornare alla vittoria e i giallorossi lo fanno con cinismo e pragmatismo. Ranieri sorprende lasciando inizialmente fuori Pellegrini e Dovbyk, puntando invece su Baldanzi e Shomurodov. La mossa si rivela subito vincente: al 4’, Soulé semina Valentini sulla destra e serve un pallone solo da spingere in rete per l’uzbeko, più lesto di Coppola e Ghilardi nell’infilare Montipò.
Il Verona accusa il colpo, ma non si scompone. La squadra di Zanetti mostra buona organizzazione e resta in partita, pur senza creare reali pericoli: ci provano Mosquera con un tiro da fuori e Valentini di testa, ma Svilar non è mai realmente impegnato. La Roma gestisce il vantaggio senza affanni e sfiora anche il raddoppio al 15’ con un sinistro velenoso di Soulé, sventato da un ottimo intervento di Montipò sul primo palo.
Soulé illumina, la Roma si affida alla gestione
Nella ripresa, il copione non cambia: la Roma controlla, il Verona spinge ma si ferma regolarmente ai 20 metri. I giallorossi si limitano a qualche sortita offensiva, con conclusioni di Mosquera, Baldanzi e Dovbyk che non trovano il bersaglio. L’episodio più significativo della seconda frazione è la standing ovation tributata dallo stadio a Soulé, al momento della sua uscita. L’argentino, complice anche l’assenza di Dybala, si sta prendendo la scena e giustificando l’investimento estivo con prestazioni sempre più mature.
Ranieri predica calma e tiene il profilo basso, ma il suo lavoro è ormai sotto gli occhi di tutti. La Roma è tornata solida, compatta e ora anche ambiziosa. Il calendario non è semplice — sabato c’è l’Inter a San Siro — ma la fiducia è tornata ad abitare a Trigoria.
La classifica sorride: Roma in zona Europa
Con questi tre punti, la Roma aggancia il Bologna al quinto posto e si porta a -2 dalla zona Champions. A cinque giornate dal termine, tutto è ancora possibile. E con un Soulé in questa forma, sognare non è proibito.
I protagonisti
🟨 Matías Soulé – Migliore in campo: devastante nell’azione del gol, ispirato, coinvolgente. Gli manca solo la rete.
🟥 Eldor Shomurodov – Finalizzatore chirurgico: al posto giusto nel momento giusto, si fa trovare pronto e non sbaglia.
🟨 Svilar – Attento e sicuro: mai realmente impegnato, ma sempre pronto.
🟥 Mosquera – Volenteroso ma impreciso: corre tanto, ma spreca le poche occasioni avute.
Prossimo turno
Inter-Roma – Sabato sera a San Siro, i giallorossi affronteranno la capolista. Un test durissimo ma anche un’occasione per sognare ancora più in grande.