Cosa significa essere “meno eroe che uomo” in tempi di guerra? A questa domanda cerca di rispondere Roberta De Zuani nel suo ultimo volume, Meno eroe che uomo. Giorgio Caproni e la guerra, un’opera intensa, capace di scavare con delicatezza ma senza sconti nel vissuto umano e letterario del grande poeta livornese.
Il libro sarà presentato mercoledì 16 aprile alle ore 17:00, presso l’Auditorium “Irti” del Palazzo ANCE all’Aquila, in un incontro che si preannuncia denso di riflessioni e suggestioni.
A moderare l’evento sarà Roberta Mastropietro, mentre Silvia Elena Di Donato, don Luigi Maria Epicoco ed Edoardo Puglielli arricchiranno il dialogo con i loro interventi. Sarà presente anche l’autrice, Roberta De Zuani, che offrirà al pubblico l’occasione di ascoltare dalla sua voce il cuore del proprio lavoro. Le letture, affidate alla sensibilità interpretativa di Sabrina Giangrande, restituiranno il suono vivo della parola caproniana.
Il volume di De Zuani non è una semplice analisi critica, ma un viaggio profondo dentro l’animo di Giorgio Caproni, uomo prima ancora che poeta. Un uomo che, segnato dalle ferite della Seconda guerra mondiale e dall’esperienza della Resistenza, scelse di raccontare la realtà non con toni enfatici o celebrativi, ma con uno sguardo sobrio, dolente e lucido. “Caproni si mostra uomo, mite, netto, pulito, senza sconti, malgrado le infinite, profonde lacerazioni dell’anima”, scrive l’autrice nella premessa, riassumendo l’essenza di un pensiero poetico che si fa testimonianza civile.
“Meno eroe che uomo” è anche un invito a riflettere su temi universali e sempre attuali: la dignità umana, la fede, il significato della poesia come gesto etico e la forza di chi, anche nella sconfitta, sa trovare una forma di coraggio nel riconoscimento della propria fragilità.
L’ingresso all’evento è libero, fino a esaurimento posti. Un appuntamento imperdibile per chi ama la letteratura che si fa specchio dell’uomo e del suo tempo.