Il governo si prepara a fare fronte comune contro il tentativo di Vincenzo De Luca di ottenere un terzo mandato da governatore della Campania. La premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa di inizio anno, ha infatti confermato che l’esecutivo impugnerà la legge regionale campana che consente al presidente uscente di ricandidarsi per un terzo mandato. Il termine per l’impugnativa davanti alla Corte Costituzionale scade il 10 gennaio, data in cui la legge entrerà ufficialmente nel mirino dello Stato.
La decisione era nell’aria, ma è stata resa ufficiale dalla stessa Meloni, che ha specificato come il governo consideri la norma in questione come un tema di “competenza nazionale”. “La legge campana violerebbe un principio fondamentale, che rientra nella sfera dello Stato”, ha spiegato la premier. Nonostante la maggioranza di centrodestra, Meloni ha sottolineato che non esiste un’unica posizione riguardo alla questione, rivelando divergenze interne. La questione riguarda infatti il rapporto tra i poteri delle Regioni e dello Stato, e la premier ha chiarito che, secondo il governo, l’interpretazione della Costituzione va a favore della centralità statale.
Il contesto politico è teso, con la Lega e diversi governatori del Nord, tra cui Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, che hanno criticato la possibilità di allungare i mandati dei governatori. “Non è coerente applicare una norma per i presidenti di Regione e non per i sindaci delle grandi città”, ha aggiunto Meloni, evidenziando le contraddizioni nell’approccio della maggioranza.
Dal canto suo, De Luca non ha tardato a rispondere. Il governatore campano ha convocato una conferenza stampa per domani, 10 gennaio, a Napoli, nella quale si attende che esponga la propria versione dei fatti e difenda la legge regionale che permette la sua candidatura per il terzo mandato. La legge, infatti, stabilisce che il calcolo dei due mandati consecutivi debba partire dall’incarico attualmente in corso, e non dal primo mandato, iniziato nel 2015. Una modifica che, secondo De Luca, legittimerebbe la sua nuova candidatura, in vista delle elezioni regionali previste per la primavera del 2025.
Intanto, anche fuori dalla Campania, i riflettori sono puntati sul tema dei mandati. Luca Zaia, presidente del Veneto, ha preso posizione in un’intervista, dichiarando di non essere favorevole a limitare i mandati sin dai tempi in cui ricopriva la carica di presidente della Provincia di Treviso. Nonostante ciò, Zaia non ha rivelato ambizioni immediate di un futuro diverso dalla sua attuale guida del Veneto. “Mi concentrerò su questo mandato”, ha detto, “e poi deciderò cosa fare, considerando anche gli sviluppi nei prossimi mesi”.
La sfida politica intorno alla legge che consente a De Luca di puntare al terzo mandato continua a tenere banco, con un quadro sempre più diviso tra regioni e governo, in un’Italia che sembra riflettere sulla coerenza e sull’equità dei mandati elettivi a livello locale.