5 Maggio 2024, domenica
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PACIFISMO EQUIVALE A PACE ?

A cura del Prof. Avv. Giuseppe Catapano

Alle prossime elezioni europee le più importanti linee di distinzione tra le forze politiche, e subito dopo il voto tra alleanze, saranno  la posizione rispetto a Putin e quella rispetto a Trump, con buona pace di chi, come l’ineffabile Conte, pretende il diritto di non collocarsi (ma si capisce benissimo da che parte sta). Si dice che in Europa stia spirando un vento di destra, e in effetti l’affermazione di Wilders in Olanda a novembre e ora il boom elettorale in Portogallo di Chega! (che in italiano significa Basta! con tanto di punto esclamativo), oltre che la crescita della tedesca Afd in recenti elezioni amministrative in Germania, confortano questa tesi. Ma come abbiamo visto, ci sono destre nazional-populiste e sinistre radicali che strizzano l’occhio a Putin, magari travestiti da pacifisti, e tifano per Trump – Salvini per non sbagliare fa entrambe le cose – e altrettanti partiti di destra e di sinistra che sono (più o meno seriamente) euro-atlantisti. Per questo le elezioni di giugno – che si svolgeranno al buio rispetto all’esito del duello Biden-Trump – saranno fondamentali, perché decideranno se affidare le sorti prossime e future di tutti noi a chi, per calcolo o per stupidità, si renderà servo delle mire imperialiste del Cremlino, o a chi a queste mire si opporrà, sapendo che, come ha detto Macron, “volere la pace oggi non è lasciar cadere l’Ucraina” Io non sono altrettanto certo che Macron abbia le doti di Churchill, ma sposo la chiosa , che si augura che davvero Macron sia il nuovo Churchill, perché in questa situazione “non serve niente di meno”.

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