29 Aprile 2024, lunedì
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Eurosia, la Stella dei Pirenei

Di Francesco Ricciarelli
con le musiche di Mario Costanzi

biglietto unico 10 euro

info e prenotazioni 3349016610/33359265005
scandicci-oratoriosdb@donbosco.it/laconchigliaçhotmail.com
attori/cantanti/ballerini: Stefano Agnoloni, Giulia Benvenuti, Pamela Chiarugi, Enrico
Durelli, Cristina Ferniani, Francesco Gronchi, Alessio Guardini, Barbara Mignemi, Stefano
Torriti
Corpo di ballo Creativondoro a.s.d.
Regia Andrea Mancini
Coreografie Veruschka Cocchini
Creazioni in cartapesta Colori in corso diretto da Claudio Occhipinti
Disegni e acquerelli Andrea Meini
Foto di scena Danilo Puccioni
Siamo al terzo anno di repliche e del grandissimo successo incontrato dallo spettacolo
“Eurosia, la stella dei Pirenei” di Francesco Ricciarelli, musica di Mario Costanzi, partito
nel 2022 dal Festival della Fondazione Istituto del Dramma Popolare di San Miniato, in
due affollatissime serate di tutto esaurito, arriva adesso domenica 17 marzo 2024 alle
17,00, a Firenze, nell’Oratorio del Centro Giovanile “Don Bosco” (via Torregalli, 13
Firenze).
Si tratta di un vero e proprio musical di cui sono autori due sacerdoti, Francesco Ricciarelli
per i testi, Mario Costanzi per le musiche, racconta la vicenda di sant’Eurosia, santa delle
campagne e protettrice degli indemoniati. In scena molti attori, cantanti, ballerini, alcuni
giovani, altri di notevole fama ed esperienza. La regia è di Andrea Mancini.

Andrea Mancini, il regista non è nuovo a queste regie con moltissimi attori, cantanti,
ballerini. Qui sono una ventina, altre volte molti di più (come in “Arca di Noè” di Britten, che
debuttò al Giglio di Lucca, con oltre cento persone in scena). “È un lavoro molto difficile –
ha detto Mancini -, che non sarebbe stato possibile, senza un gruppo di straordinari
collaboratori, e senza un testo che riesce anche ad essere attuale, da qui, appunto,
l’interesse per il lavoro di don Ricciarelli”.
“Il testo è assolutamente nuovo – dice il sacerdote della chiesa della Madre dei Bimbi a
Cigoli -, e anche le musiche di Mario Costanzi; tutto risponde ad uno spirito di grande
intensità e fascino, che rinnova la tradizione del musical. Certo c’è stato bisogno di anni di
lavoro, per la scrittura del libretto e per l’elaborazione della parte musicale, poi per la
scelta e la direzione degli attori. Tra l’altro questa nuova versione di Eurosia rafforza la
parte coreografica con l’intervento diretto di Veruschka Cocchini e delle ballerine del
gruppo Creativondoro”.
I cantanti sono tutti molto bravi, qui possiamo solo parlare della bella prestazione di
Pamela Chiarugi, l’interprete di Eurosia, che si esibisce su un piano di forte suggestione.
Gli altri le vengono al seguito.
“Per la musica – dice Mario Costanzi – ci sono voluti mesi di grande impegno, perché
abbiamo cercato sempre una certa orecchiabilità, pur usando un repertorio che va dalla
canzone popolare spagnola, a echi di marce o di musiche africane, con una serie di
riferimenti importanti, che i più smaliziati possono percepire, ma che non sono mai banali,
tutt’altro”.
Quanto alla vicenda la racconta un cantastorie (il grande Alessio Guardini, poeta in ottava
rima), che alla fine dello spettacolo invita il pubblico e le persone in scena in processione,
queste le sue parole: “Gli storici non sono concordi sulle origini di Sant’Eurosia: c’è chi
sostiene che fosse francese, nativa di Bayonne; altri la vogliono aragonese, figlia di quelle
stesse montagne dove ebbe origine il suo culto. La leggenda più diffusa racconta di una
principessa slava, proveniente dalla lontana Boemia, giunta in Spagna per unirsi in
matrimonio con Fortunio Garcés, erede al trono d’Aragona. Solo una cosa è certa e
riconosciuta da tutti: il suo martirio. Eurosia sparse il sangue per amore di Cristo, per non
rinnegare la fede nel suo celeste Sposo. La sua fama di santità̀ è passata sopra i tempi
dell’ignoranza, ha vinto i secoli e ancora oggi indica a noi quella verità̀ e quell’amore per
cui vale la pena vivere e morire. Avviamoci fratelli in processione per le vie del borgo con
l’immagine della nostra Martire, patrona delle campagne e dei raccolti. Sant’Eurosia
dissolva le nubi della sfiducia e dell’indifferenza e renda feconde anche le nostre vite”.

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