29 Aprile 2024, lunedì
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Benessere Sonoro: Un viaggio nel mondo delle Audiofrequenze con la Dottoressa Corinna Ricci

A cura di Ionela Polinciuc

Inizia una straordinaria esplorazione nel campo della terapia con le audiofrequenze insieme alla Dottoressa Ricci, esperta in questo affascinante settore. Attraverso questa conversazione, sveleremo i segreti e le sfide di questa nuova e ancora poco conosciuta terapia alternativa. La Dottoressa Ricci, con la sua vasta esperienza, ci guiderà attraverso la storia di questa disciplina, illustrerà i potenziali benefici e offrirà uno sguardo privilegiato sulle prospettive future di questa affascinante terapia. È un’occasione unica per immergersi nei misteri dei suoni e scoprire come possano plasmare il nostro benessere. Questo viaggio offre un’opportunità intrigante di esplorare una pratica che potrebbe riservare sorprese inaspettate per il nostro benessere mentale e fisico.

Dottoressa Ricci: Cominciamo con la base. Cos’è esattamente la terapia con le audiofrequenze?

La terapia con le audiofrequenze è un tipo di medicina alternativa che si basa su quattro principi: Risonanza simpatetica, Biopsicofonica (astrazione, composizione e riproduzione delle frequenze armoniche), Cimatica e Trascinamento.

Lo scopo, è quello di ridare il perfetto equilibrio agli organi, alle cellule e alla mente, sfruttando appunto il principio della risonanza.

Partendo dal presupposto che tutto è in costante vibrazione (compreso il nostro DNA), e che il cervello produce onde elettromagnetiche misurate in HZ, i ricercatori hanno scoperto che il nostro corpo, sottoposto a specifiche stimolazioni sonore, che sono i cosiddetti “Suoni puri o Pure tone” reagisce innescando un meccanismo di “auto-guarigione”.

Questa nuova forma di medicina alternativa è in grado di combattere alcuni dei disturbi più comuni come ad esempio: stress, disturbi del sonno, depressione, stati d’ansia, deficit attentivi e della memoria.

Il principale elemento che permette l’utilizzo di questa tecnica è il suono che interagisce con la Biochimica e Biofisica che controllano l’attività del nostro sistema neurologico; questo permette di influenzare positivamente, tutti i processi che avvengono all’interno del nostro cervello.

Immaginiamo una tipica seduta di terapia con le audiofrequenze. In cosa consiste?

Durante una seduta, il paziente viene fatto accomodare sul lettino e immerso in suoni armonici e toni puri, attraverso l’utilizzo di cuffie specifiche. L’altezza dei suoni viene stabilita a seconda della problematica da affrontare, cosi come la durata e il volume.

Normalmente la durata di una sessione va dai 45 ai 60 minuti.

La letteratura scientifica sostiene l’efficacia di questa terapia?

Attualmente, la letteratura scientifica è un po’ limitata ancora, anche se esistono evidenze scientifiche prodotte soprattutto da studi americani. Tuttavia, se mentre per il benessere psicofisico ed emotivo esistono ormai moltissime conferme, è ancora necessario condurre ricerche per gli altri ambiti terapeutici. 

Esploriamo la storia della terapia con le audiofrequenze. Da quando esiste?

E’ stata collaudata alla fine degli anni 70 quando il Musicologo e Matematico Hans Cousto, formulò la “Legge dell’Ottava Cosmica” secondo la quale, è possibile riprodurre e ascoltare, le frequenze prodotte da ogni corpo in movimento, compresi atomi e molecole. E’ stato quindi dimostrato che, esiste una stretta  relazione fra la musica, i suoni e il DNA. 

Anche un italiano, il Prof. G. Sermonti, docente di genetica all’Università di Perugia, spiega che  decodificando il nostro codice genetico, si generano catene di note, che posizionate in modo corretto sul pentagramma producono “L’Armonia del DNA”.  Anche il Dottor Mark Temple, biologo molecolare della Western Sydney University ha eseguito l’esperimento, trasformando le sequenze del suo DNA in brani musicali.

Negli ultimi anni, ci si è accorti dopo numerosi studi, che le audiofrequenze, agiscono anche sul sistema nervoso (centrale e periferico), e sui neuroni, addirittura rigenerandoli. Questa scoperta ha permesso agli specialisti di aiutare non solo i pazienti con problemi psicologici, disordini mentali e patologie psichiatriche, ma anche quelli affetti da malattie autoimmuni e problemi neurologici.

Questo sistema, potrebbe anche rivoluzionare il metodo utilizzato dai ricercatori per analizzare le sequenze di DNA, ad esempio aiutandoli a individuare l’accumulo di mutazioni pericolose con l’ascolto di file audio.

Il progetto è stato avviato quando Tample, insieme a colleghi matematici, ha sviluppato il software che sfruttando del sequenze del DNA riusciva ad elaborare melodie piacevoli. Partendo da un principio analogo, Temple ha sviluppato degli algoritmi in grado di trasformare le componenti fondamentali del DNA e dell’RNA in note musicali, in particolar modo quando sono raggruppate in un determinato modo, forniscono fino a 64 note distinte.

Quali sono i benefici di questa terapia?

I benefici sono molteplici tra i quali abbiamo sicuramente,l’eliminazione dello stress grazie alla notevole riduzione del cortisolo nel sangue, stabilizzazione dell’umore, eliminazione degli stati ansiosi, sensibile miglioramento della memoria e delle sinapsi, qualità del sonno ideale per la rigenerazione fisica, facilitazione alla guarigione da diverse patologie. I campi di applicazione sono vasti, è possibile anche effettuare la rimozione dei traumi, causa primaria della depressione, e ancora, disturbi della personalità, paure e attacchi di panico.

Infine, esistono anche delle combinazioni di frequenze che agiscono sui dolori muscolari e cefalee.

Cosa ci riserva il futuro per la terapia con le audiofrequenze?

Questa disciplina attrae sempre più l’attenzione scientifica. Futuri studi dovranno approfondirne l’applicazione e definire più chiaramente le linee guida per un uso più consapevole e mirato.

In chiusura, cosa consiglieresti a chi è interessato a sperimentare questa terapia?

Consiglierei in primis di provare una seduta relax antistress e poi eventualmente se si è consapevoli di aver un qualsivoglia disturbo che rientri in uno dei campi di applicazione, di sottoporsi ad una visita con uno specialista per valutare se e come intraprendere un percorso.

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