7 Maggio 2024, martedì
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L’assalto all’ambasciata Usa a Teheran

A cura di Giovanni De Ficchy

Il 4 Novembre 1979, gli studenti di ingegneria di quattro università dalla capitale iraniana Teheran, diedero inizio a quella che sarà “la presa” dell’ambasciata Usa.

l’ambasciata americana di Teheran fu presa d’assalto dai rivoluzionari e i suoi impiegati sequestrati per più di 400 giorni.

Sei cittadini statunitensi riuscirono a fuggire di nascosto e trovare rifugio nella residenza dell’ambasciatore canadese, il quale, a proprio rischio e pericolo, concesse clandestinamente ospitalità e supporto.

Per riportare in patria i propri connazionali la CIA organizzò una missione di esfiltrazione particolarmente audace, ideata dall’esperto delcampo Tony Mendez e coadiuvata da una vera produzione hollywoodiana.

Basandosi su una sceneggiatura realmente acquistata dal sindacato sceneggiatori fu data l’illusione a tutti (soprattutto alla stampa, in modo che si producessero articoli in materia) che c’era l’intenzione di girare un film di fantascienza in Iran, così da poter ottenere dal Ministero della cultura iraniano il permesso di entrare ed uscire dal paese e, nel fare questo, poter portare via i sei ospiti dell’ambasciatore canadese spacciandoli per maestranze del film.

Il titolo del finto film in questione era Argo.
Sulle basi di questa vera storia Ben Affleck orchestra un film che forza la realtà dei fatti quanto serve per creare tensione e suspense ma non manca mai di rimarcare gli elementi di veridicità e di confinare in maniera netta le licenze cinematografiche.
Il risultato è un’opera di sorprendente solidità, animata da un’etica di ferro e capace di muoversi attraverso i tre registri principali delcinema, amalgamandoli con l’invisibile maestria di un veterano del cinema.

La pellicola si aggiudica sette nomination agli Oscar portandone poi a casa tre: miglior montaggio, migliore sceneggiatura non originale e, soprattutto, quella più ambita di miglior film.

La storia raccontata nel film è tratta dal libro autobiografico “The Master of Disguise”, scritto dall’ex membro della CIA Tony Mendez, che fu il principale organizzatore e autore dell’operazione.

Rispetto a come andarono le cose realmente, Affleck ha fatto alcune semplificazioni e in parte ridimensionato l’importanza di alcuni personaggi che invece ebbero un ruolo fondamentale nell’operazione: Argo, ad ogni modo, rispetta in buona sostanza la vera storia dell’operazione Canadian Caper.

Copione, location, attrezzature, niente è lasciato al caso. Il piano riesce alla perfezione, i sei diplomatici lasciano l’Iran a bordo di un volo civile. L’operazione passa alla storia (seppur segreta fino a pochi anni fa) e gli vale la Stella al Valore dell’Intelligence nonché la nomina ufficiale nella lista dei migliori 50 agenti segreti di sempre.

Ben AFFLECK

A Tony , dopo aver beffato gli ayatollah gli sarebbe piaciuto sfuggire allo sguardo della nera signora, magari indossando uno di quei travestimenti in cui era diventato un maestro e di cui, finita la Guerra Fredda, in un’epoca in cui l’intelligence elettronica pesa più di quella umana, pensava non ci fosse più bisogno. 

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