19 Maggio 2024, domenica
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Il Diritto di Suonare, il primo il Festival italiano sulle pari opportunità nella musica classica

A cura di Clara Sardella

Dal 7 al 9 giugno la manifestazione volta all’abbattimento degli stereotipi di genere legati alla scelta dello strumento, alla direzione d’orchestra e alla composizione, ma anche alla divulgazione della musica classica con eventi, concerti cameristici e flash mob a sorpresa in giro per tutta la città di Milano

La prima edizione del nuovo festival Il Diritto di Suonare è alle porte. Una manifestazione ideata dall’Associazione Classical Rights, da ragazze di età compresa tra i 18 e i 23 anni, con la direzione artistica della giovane pianista e Alfiere della Repubblica Ginevra Costantini Negri.

Il Diritto di Suonare è il primo festival italiano dedicato alle pari opportunità nella musica classica volto all’abbattimento degli stereotipi di genere legati alla scelta dello strumento, alla direzione d’orchestra e alla composizione, proponendosi allo stesso tempo come manifestazione per la divulgazione della musica classica, portandola anche in zone periferiche della città. L’evento di punta si terrà al Teatro dal Verme con l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, sotto la direzione della giovane e talentuosa Maestra Glass Marcano, la prima direttrice di colore a salire sul podio milanese. Il Festival si svilupperà poi attraverso eventi disseminati per la città, tra cui concerti cameristici e flash mob a sorpresa.

Per valutare la presenza femminile nella musica classica, sono stati raccolti i dati di alcune delle più importanti orchestre del mondo, nelle stagioni 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024 tenendo in considerazione i generi uomo e donna. Da questa ricerca è emerso come la percentuale femminile, per quanto possa variare da orchestra a orchestra, rimanga sempre molto limitata e in alcuni casi non raggiunga neppure il 20%. Il caso meno incoraggiante è quello dei Wiener Philharmoniker, che ha una componente femminile del 15%. L’unico picco in quasi tutti i grafici per quanto riguarda la presenza delle donne è dato dall’arpa, strumento stereotipicamente associato alla figura femminile. È stato inoltre notato come la maggioranza delle orchestre prese in considerazione presenti numerose sezioni con una presenza femminile pari allo 0%, come nel caso delle percussioni o dei contrabbassi. Nonostante in alcune orchestre le percentuali migliorino, un altro dato da notare è che per quanto possano essere in maggioranza le donne nella sezione del violino, il ruolo del primo violino è quasi sempre appannaggio maschile. La situazione non è di certo migliore per le direttrici d’orchestra, ancora chiamate in numero assai limitato nelle principali stagioni d’opera e sinfoniche e che in diversi casi le vedono ancora completamente assenti, nonostante l’indiscutibile valore dimostrato. Ma l’aspetto più sconcertante è quello delle compositrici, se si pensa che meno del 3% dei programmi musicali proposti a livello mondiale è scritto da donne.

Lo scopo del Festival è quello di evidenziare la disparità di genere e gli stereotipi dominanti nella musica classica e di conseguenza incoraggiare la presenza femminile nel mondo musicale professionale. Obiettivi del Festival sono abbattere l’idea che l’assenza femminile in determinate sezioni orchestrali, nella direzione d’orchestra e nella composizione sia dovuta all’inidoneità fisica o alla mancanza di capacità delle donne verso questi ruoli, evidenziare gli stereotipi di genere dominanti e di conseguenza incoraggiare la presenza femminile nel mondo musicale professionale eavvicinare il grande pubblico all’ascolto della musica classica, mostrando una realtà giovane

“Non si tratta di quote rosa, la musica non si fa per quote ma per merito. Storicamente però un musicista per emergere doveva avere due requisiti: uno dichiarato e cioè quello del talento, l’altro sottinteso, quello di essere uomo. Oggi fortunatamente le cose stanno migliorando, ma ancora il cammino è lungo. Nel festival non avremo solo musiciste, ma anche molti uomini, che sono pronti a sostenere i nostri obiettivi e che vedono le pari opportunità come una risorsa e non come una minaccia” spiega Ginevra Costantini Negri, Direttrice artistica.

L’associazione Classical Rights, ideatrice del Festival Il Diritto di Suonare, nasce nel maggio 2022, su impulso dei suoi membri fondatori, all’epoca tutti di età inferiore ai 21 anni, per la maggior parte ex voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala e alcuni già musicisti professionisti. L’obiettivo dell’associazione è quello di dedicarsi alle pari opportunità nell’ambiente della musica classica e al superamento degli stereotipi.

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