A cura di Annalisa Di Vita
La sera di martedì 3 ottobre a Ca’ Acquabuona, una donna di 78 anni è stata brutalmente uccisa nel garage di un palazzo, lasciando dietro di sé un enigma di sangue e violenza.
L’aggressione su Pierina Paganelli è stata feroce: due colpi iniziali sono stati seguiti da altre quindici coltellate, un’escalation di violenza che getta un’ombra sull’identità dell’assalitore e sul movente di tale ferocia.
Al centro delle indagini ora ci sono la famiglia della vittima, i vicini e gli amici.
I tre figli della donna – Chiara, Giacomo e Giuliano Saponi – sono stati ascoltati dagli inquirenti. Quest’ultimo, Giuliano, è stato precedentemente coinvolto in un brutale attacco che lo ha ridotto in coma e ha provocato fratture al cranio e al volto, si trova tutt’oggi ricoverato dallo scorso 7 maggio.
E’ stata la moglie di Giuliano, Manuela Bianchi, a trovare il corpo senza vita di Pierina. Durante gli interrogatori, è emersa una relazione extraconiugale tra Manuela e un vicino di casa, dando ulteriori elementi agli investigatori su cui lavorare.
La polizia scientifica ha condotto perquisizioni approfondite sia nell’appartamento del vicino di casa che di Manuela, utilizzando tecniche avanzate per individuare tracce di violenza domestica, tra cui l’uso del luminol per rivelare eventuali segni di sangue.
Un vasto numero di persone è stato sottoposto a interrogatori serrati, tra cui il padre, il fratello di Manuela, la sorella della vittima, i figli di Pierina Paganelli, la nipote e una coppia di vicini. Tuttavia, il mistero che avvolge questo crimine rimane fitto, e la situazione si è fatta ancora più inquietante quando la sorella della vittima ha riferito di aver ricevuto una minacciosa telefonata, solo poche ore dopo la scoperta del corpo di Pierina, da un uomo che le dice: “La prossima vittima sarai tu.”
Questa storia di orrore ha allarmato il paese di Ca’ Acquabuona, si spera che le indagini portino presto alla cattura del colpevole e che si scopra la verità su ciò che è successo a Pierina Paganelli.
