4 Maggio 2024, sabato
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Dal RDC alle vicende della Magistratura onoraria il passo è breve perché il mercato è lo stesso

A cura dell’Avv. Margherita Morelli

Il RDC è stata la più chiara ed eclatante manifestazione di incapacità a gestire le politiche di sostegno e di assistenza in uno alle politiche del lavoro.
La misura che risponde a principi di civiltà per sostenere soprattutto le famiglie in difficoltà, come è previsto in molti paesi europei , avrebbe dovuto avere carattere temporaneo ,essere indirizzata non a tutti indiscriminatamente ma solo a quanti ne avessero realmente bisogno, in attesa di essere collocati o ricollocati nel mondo del lavoro.
Nulla o poco è stato fatto e nulla ha funzionato soprattutto per i centri di impiego e come accade, senza un progetto concreto e praticabile, con provvedimenti talvolta irragionevoli e raffazzonati reiterati magari anche per raccattare voti qua e là e che vengono facilmente e allegramente evasi dai profittatori, quando mancano controlli adeguati, la temporaneità e le emergenze diventano perpetue.
Noi, in questo siamo maestri e possiamo dare lezione a tutti di come si possano vendere o mettere pezze ovunque il tessuto sociale lo richieda.
Siamo pezzecchiari nati per professione e lo teniamo ben stampato nel DNA come un cromosoma prevalente .
In questo quadro desolante di incapacità dei governi di gestire le questioni sociali e la storia di un popolo, c’è chi abusa della emergenza e chi invece la subisce
I primi non hanno mai cercato un lavoro pensando di beneficiare di una pensione di cittadinanza ante Diem in perfetto stile assistenziale irreversibile. I secondi, a cui la dignità è sopravvissuta alla inedia, hanno cercato un lavoro ma si sono arresi alla impotenza di trovarne uno decoroso e sostenibile
In entrambi i casi la misura non ha giovato e si è rivelata fallimentare e non più sostenibile perché nulla può essere garantito in eterno.
Dunque, un bel messaggio liquidatorio e chi ha avuto avuto e chi ha dato ha dato, scordiamoci il passato. Oggi, si usa così per dire “il tempo è scaduto e ho consumato le pezze”.
La vicenda ricorda tanto la saga triste e desolante dei magistrati onorari i quali nottetempo, nel lontano 2016, vennero liquidati dopo che il ministro della giustizia e paradossalmente poi del lavoro perché sono buoni per tutti i mercati, aveva esaurito l’ennesima pezza per prolungare un rapporto in un sistema agonizzante.
Tanti furono gettati al macero come carico residuale di un mercato in chiusura .
Poi, però, le cose non sono cambiate. E’ arrivato il contingente(di pezze )a esaurimento con l’ennesima leggina salva buchi, stavolta partorito da un professionista del pregiato tessuto costituzionale; una domandina con verifica salva Stato e salva casse, con rinuncia agli annessi e connessi o senza domandina con espulsione immediata è il capo è stato servito, rattoppato, bello e finito .
Ma tanto in un mercato di ”pezzecchiari” (rectius, straccivendoli ) prima o poi il vestito cadrà a pezzi a furia di rattoppi. Così, quando il mercante sarà nudo e il mercato in chiusura definitiva, gli stracci voleranno ovunque e sarà necessario investire in un abito decorso e decente prima che il mercato si chiuda o la festa finisca..in malora.
La storia pare la stessa ed il finale pure .

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