7 Maggio 2024, martedì
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Incontro a Forte dei Marmi

L’autismo raccontato da chi è autistico: gli studenti delle secondarie di
primo grado Ugo Guidi a tu per tu nell’Auditorium della scuola con Federica
Giusto, in arte Red Fryk Hey, ballerina e coreografa autistica non binary.
Una narrazione autentica e diretta che ha preso l’avvio da un concetto
chiaro: l’autismo è una caratteristica mentale, è un modo di essere, uno dei tanti
modi in cui la mente umana può essere, un tipo di organizzazione
neurobiologica della mente, un funzionamento mentale. Non è una malattia, non
è una patologia. Ogni persona autistica fa parte dello spettro autistico, un
termine ombrello che rappresenta le tante sfumature delle loro menti.
E’ quanto Federica Giusto, in arte Red Fryk Hey, ballerina e coreografa autistica
non binary, ha voluto spiegare a tutti gli studenti della Scuola Secondaria di
Primo Grado “Ugo Guidi” che hanno partecipato recentemente al progetto
organizzato dall’Istituto Comprensivo e supportato dal Comune di Forte dei
Marmi.
Federica ha raccontato quanto, dopo un’infanzia e un’adolescenza, trascorsa a
sentirsi sbagliata sia stato determinante la diagnosi di autismo grazie alla quale
è arrivata così a fare chiarezza dentro di sé, liberandosi dagli atteggiamenti
convenzionali che la società impone.
“Abbiamo appoggiato e sostenuto questo progetto – spiega l’assessore alla Pubblica
Istruzione, Elisa Galleni – perché è importante che le persone siano consapevoli di
cos’è l’autismo, soprattutto i ragazzi di oggi che saranno gli adulti di
domani. Inoltre il plus di questa iniziativa è legato all’autenticità del messaggio che arriva
da una testimonianza vera, utilizzando un linguaggio più vicino ai ragazzi
attraverso la comunicazione, la danza e i social network.”
“Ringrazio Federica Giusto per essere qui oggi – ha sottolineato Duilio Maggi,
consigliere al Sociale – e per il suo impegno sui social network per eliminare
l’idea di autismo come patologia. Purtroppo anche noi medici ci siamo sempre
approcciati all’autismo da un punto di vista strettamente clinico, dimenticandoci,
che dietro la diagnosi c’è una persona. Una persona che non è malata ma ha

semplicemente un funzionamento neurobiologico differente e per questo non
deve essere emarginata, esclusa o percepita come strana, è importante quindi
fare informazione e sensibilizzare, a partire dai più piccoli, sul tema della
neurodivergenza, che non deve essere più vista come una malattia ma come
una sfumatura della mente.”

fonte: Maria Tucci
Resp. Ufficio Comunicazione
Comune di Forte dei Marmi
Tel. 0584 280290
Cell. 338 471 3753

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