16 Aprile 2024, martedì
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Festa della mamma: un profondo legame tra figlio e madre

A cura di Carlo Alberto Paolino

Claudio Villa cantava “mamma”, una bellissima dedica d’amore per questi angeli che danno tanto e non chiedono nulla in cambio. Un amore materno che si sente nel profondo, che si forma non appena il bambino inizia a formarsi al suo interno e si sviluppa con più forza nel corso dell’esistenza. Tra i due cuori nasce un legame che niente e nessuno potrà mai spezzare.

La Festa della Mamma è una ricorrenza diffusa in gran parte del mondo, non si svolge nello stesso giorno. Alcuni la anticipano all’inizio di maggio, altri alla fine del mese.  In Argentina viene addirittura posticipata a ottobre mentre in Russia si festeggia l’ultima settimana di novembre. Ma queste differenze di date, a seconda dei differenti retaggi culturalihanno un denominatore comune; quello di onorare il lavoro materno svolto da milioni di donne. Una giornata che cerca di rafforzare la consapevolezza del sostegno emotivo e sociale che queste figure chiave della struttura familiare rappresentano. In Italia, come in gran parte degli Stati europei, Stati Uniti, Giappone, Australia e in numerosissimi altri Paesi, la festa ogni anno cade nella seconda domenica di maggio

L’origine della Festa della Mamma risale all’epoca dell’Impero egizio, quando venivano tributati onori alla dea Iside, considerata la madre dei faraoni e protettrice dei loro abitanti. 

Nell’antica Grecia, si festeggiava la dea Reamoglie di Cronos madre di tutti gli dei, ripresa poi dai Romani battezzandola “grande madre” con il nome di Cibele. La festa celebrata in suo onore si chiamava Hilaria, si svolgeva il 15 marzo e durava tre giorni.

In seguito, il cristianesimo in Europa ha esteso la festa in omaggio alla Vergine Maria, madre di Gesù. Ma, torniamo indietro al 1872 nella città di Boston, negli Stati Uniti. Quell’anno, un gruppo di madri, guidato dall’attivista Julia Ward Howe, organizzò una manifestazione per le madri che avevano perso i loro figli nella guerra civile americana.

L’impatto di questa marcia fu percepito da Anne Jarvis, che lanciò una campagna per far sì che la Festa della Mamma fosse commemorata ufficialmente negli Stati Uniti. La data ufficiale che scelse fu quella della morte di sua madre, un omaggio a lei e a tutte le madri del suo Paese.

Il sostegno fu tale che, nel 1914, il presidente Woodrow Wilson dichiarò la seconda domenica di maggio di ogni anno come Festa della Mamma. Adottata poi in altri Paesi come l’Italia. Senza nessun riferimento specifico, ricordiamo “la giornata della madre e del fanciullo” nel 1933 istituita dal regime fascista, fissata il 24 dicembre, evidente richiamo alle figure della Madonna e di Gesù

Chiudiamo gli occhi e ascoltiamo fino all’ultima sillaba. 

Mamma, solo per te la mia canzone vola, mamma, sarai con me, tu non sarai più sola. Quanto ti voglio bene! Queste parole d’amore che ti sospira il mio cuore forse non s’usano più, mamma, ma la canzone mia più bella sei tu! Sei tu la vita e per la vita non ti lascio mai più”.

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